Essere stato il regista del disastro italiano non gli è bastato. E ora Franco Bassanini – il prototipo dei politici che si autopromuovono ad economisti – prova a fare il regista pure nella partita della banda larga. Certo, un saggio silenzio sarebbe stato più opportuno visto che la guerra nasce proprio dalle indecisioni di cui la Cdp è stata prima testimone e poi protagonista. Ma Bassanini con sprezzo del pericolo (e del ridicolo) ci riprova e ieri – mentre Telecom denunciava l’Enel a Bruxelles per l’ipotesi di aiuti di Stato – l’ha sparata grossa: tra Enel e le società di tlc “possono esserci sinergie”. Intervistato durante la trasmissione 2Next, Bassanini ha letto la trama del suo film: Enel e gli operatori – ha detto – possono dividere la spesa per la fibra, ed Enel può approfittare dei 6,5 miliardi di incentivi. Enel – ha aggiunto – potrebbe essere un soggetto, accanto a Metroweb e ad altri che concorre per portare la fibra dove Telecom non ha interesse a portarla. Come far convivere il diavolo e l’acqua santa, però, solo Bassanini lo sa.
27/12/2024
18:26
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