di Stefano Sansonetti
Proprio nel momento più difficile per Federica Mogherini. E proprio alimentando quelle accuse di eccessiva “vicinanza” alla Russia che secondo alcuni paesi non rendono il ministro degli esteri italiano il candidato ideale per la poltrona di responsabile della politica estera dell’Unione europea. A Mosca, sembra il caso di dire, poco ci manca che la chiamino “Mogherinova”. E’ successo di tutto ieri, sulle colonne di Russia beyond the headlines, ovvero l’inserto di Repubblica i cui contenuti sono preparati direttamente dalla Rossiyskaya Gazeta, ovvero un quotidiano di Mosca di proprietà del governo russo. All’interno spicca un articolo a dir poco positivo nei confronti della titolare della Farnesina. Che di sicuro non avrà gradito così tanti complimenti ricevuti da una testata giornalistica filorussa proprio nel momento in cui è costretta a difendersi dalle accuse di essere troppo vicina a Mosca. Nell’articolo, che dà conto degli esiti dell’incontro tenutosi lo scorso 9 luglio tra la Mogherini e Vladimir Putin, sin dall’inizio su legge che “il presidente della Federazione russa ha auspicato che l’incontro rappresenti l’occasione per riportare i rapporti tra Mosca e l’Unione europea al livello di quelli tra l’Italia e la Russia”. Insomma, quasi la certificazione di una Mogherini a tal punto amica di Mosca da poter essere lo strumento per riavvicinare la Federazione proprio a quell’Unione europea di cui il ministro italiano vorrebbe guidare la politica estera. Tra l’altro i salamelecchi russi, a leggere ancora l’articolo, sono stati ricambiati dalla Mogherini. “Per quanto ne so”, ha detto il ministro italiano secondo la testata confezionata in Russia, “la carica di presidente della federazione russa non prevede tra i suoi obblighi quello di incontrare i ministri degli esteri di altri paesi, e per tale motivo ringrazio doppiamente per l’opportunità che mi ha concesso di questo colloqui”. Insomma, se non è una corrispondenza di amorosi sensi poco ci manca. A dir la verità in un altro articolo dell’inserto l’atteggiamento della Mogherini viene descritto come cauto sullo spinoso tema del South Stream, ovvero il gasdotto (partecipato da Gazprom ed Eni) che passerà sul fondo del Mar Nero portando il gas in Europa senza passare per l’Ucraina. In genere tra le accuse rivolte alla Mogherini da parte dei suoi oppositori europei c’è proprio quella di essere favorevole al gasdotto. “Il destino di South Stream rimane ancora incerto”, si legge in questo articolo, nel quale è poi specificato che “il ministro Mogherini si è mostrato prudente, sottolineando che il gasdotto dovrà essere conforme alla legislazione comunitaria dell’Unione europea”. Chissà se questa precisazione sarà in grado di ammorbidire la posizione della “Mogherinova”.
Twitter: @SSansonetti