Dalla sua fondazione nel 1850, la Cassa depositi e Prestiti (Cdp) ha contribuito come nessuno a realizzare le principali infrastrutture di trasporto, strade, ferrovie, porti, le reti energetiche, di telecomunicazione, così come i principali luoghi del vivere sociale: scuole, ospedali, case popolari e tutte le altre opere fondamentali per la qualità dei servizi e la vita dei cittadini. Visto lo stato malconcio di un po’ tutte le reti materiali e immateriali, il sostegno di Cdp è dunque ancora fondamentale, e fortunatamente focalizzato sulla crescita del Paese.
FONDAMENTALE. Celebrando ieri i suoi 170 anni di attività, la Cassa guidata dal neo-presidente Giovanni Gorno Tempini e dall’Ad Fabrizio Palermo ha rinnovato questo impegno al servizio dell’Italia. Una missione che d’altra parte si realizza grazie a 27 milioni di italiani che ogni giorno le affidano i propri risparmi: risorse che Cdp impiega per la crescita dell’economia nazionale. Alla cerimonia di ieri hanno preso parte il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella; il presidente della Camera, Roberto Fico; il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte; il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri; il presidente dell’Acri, Francesco Profumo, oltre ai vertici della Cassa e numerose autorità pubbliche ed esponenti del mondo dell’impresa e della società civile.
“Sin dalla sua fondazione, nel 1850, – ha detto Conte – Cassa Depositi e Prestiti ha saputo interpretare attraverso la sapiente e oculata gestione del risparmio degli italiani l’esigenza di certezza, solidità e stabilità di cui il Paese ha sempre avuto bisogno. Nello stesso tempo, Cassa è stata un operatore economico capace di muoversi sul mercato con uno straordinario dinamismo, sempre orientato al futuro, alle sfide che il Paese, nel corso dei decenni, ha affrontato per accrescere la sua produttività e la sua competitività”. “Possiamo affermare senza rischiare la retorica – ha aggiunto il Presidente del Consiglio – che Cassa è senza dubbio il miglior esempio dell’Italia che investe su se stessa”.
Il Governo, ha promesso Conte, non intende guardare alla Cdp come a un mero strumento per risolvere questioni contingenti e di breve periodo. Si vuole adottare al contrario una prospettiva di ampio respiro, per progettare l’Italia di domani, identificando le direttrici dello sviluppo sulle quali poter costruire nuova occupazione, aprire nuovi mercati, implementare nuove idee per l’innovazione tecnologica e digitale. Gualtieri ha colto l’opportunità per fare un augurio anche a Gorno Tempini, succeduto meno di un mese fa a Massimo Tononi, e così rientrato nell’istituzione di cui era stato fino al 2015 Ad.