Human Rights Watch (Hrw) punta il dito contro Israele, accusandolo di aver ucciso o ferito almeno 31 operatori umanitari nella Striscia di Gaza da ottobre scorso in diversi attacchi nonostante fosse a conoscenza delle loro coordinate, fornite in anticipo dai gruppi umanitari alle autorità dello Stato ebraico. Questa la dura accusa di Hrw secondo cui “le forze israeliane hanno effettuato almeno otto attacchi contro convogli e sedi di operatori umanitari a Gaza dall’ottobre 2023, anche se i gruppi umanitari avevano fornito le loro coordinate alle autorità israeliane per garantire la loro protezione”.
“Le autorità israeliane non hanno avvertito preventivamente nessuna delle organizzazioni umanitarie prima dei raid, che hanno ucciso o ferito almeno 31 operatori umanitari e loro accompagnatori”, aggiunge Human Rights Watch.
Human Rights Watch accusa l’esercito di Israele
Secondo quanto ricostruito da Hrw, gli otto incidenti includono gli attacchi al convoglio della World Central Kitchen l’1 aprile, un convoglio di Medici Senza Frontiere (MSF) il 18 novembre, una guest house dell’Unrwa il 9 dicembre, un rifugio di Msf l’8 gennaio, un comitato internazionale di salvataggio e assistenza medica per la Palestina il 18 gennaio, un convoglio dell’Unrwa il 5 febbraio, una guest house di Msf il 20 febbraio e una casa che ospitava un dipendente dell’Organizzazione americana per l’aiuto ai rifugiati l’8 marzo.
“Anche se ci fossero stati obiettivi militari nelle vicinanze di alcuni dei siti attaccati, data l’incapacità di Israele in ogni occasione nel fornire ai civili qualsiasi tipo di avvertimento, questi incidenti evidenziano il fallimento di Israele nel proteggere gli operatori umanitari e le operazioni umanitarie, e più ampiamente l’inosservanza del loro dovere di ridurre al minimo i danni ai civili”, ha affermato Hrw.