Le Guerre stellari rischiano di non essere solo un film di fantascienza ma la realtà dei prossimi conflitti. A lasciarlo intendere è la denuncia della Cina di Xi Jinping, per bocca del portavoce del Ministero degli affari esteri del Paese asiatico Lin Jian, che ha esortato gli Stati Uniti di Joe Biden a smettere di accumulare armi e di effettuare preparativi militari nello spazio.
La settimana scorsa l’agenzia Bloomberg ha riferito, citando la US Space Force, che Washington prevede di lanciare nel 2025 le prime armi progettate per sopprimere i satelliti di Cina e Russia. “Esortiamo gli Stati Uniti a… porre fine all’accumulo di armi e ai preparativi militari nello spazio”, ha detto Lin. Il portavoce ha denunciato che gli Stati Uniti definiscono apertamente lo spazio come zona di attività di combattimento e continuano ad espandere le proprie capacità militari, il che “minaccia seriamente la sicurezza comune e il diritto legittimo di tutti i paesi a svilupparsi nello spazio”. Allo stesso modo, Lin ha sottolineato che la Cina ha sempre sostenuto attività pacifiche e si è opposta alla militarizzazione e alla corsa agli armamenti nello spazio.
Guerre stellari, la Cina denuncia: “Gli Stati Uniti accumulano armi e studiano tecnologie per combattere anche nello spazio”
Il sistema americano, denominato Meadowlands, è stato dichiarato operativo nel 2020, ma la sua consegna è stata ritardata di oltre due anni a causa di problemi tecnici. Secondo lo Space Systems Command (SSC), citato da Bloomberg, l’arma “ha completato tutti i test di verifica a livello di sistema” lo scorso settembre ed è “sulla buona strada per essere consegnata il prossimo anno”. Tra gennaio e marzo 2025, la US Space Force prevede di valutare quando i primi cinque dei 32 sistemi potranno essere dichiarati operativi per la consegna alla sua unità di guerra elettronica, chiamata Space Delta 3.