Si aggrava il bilancio delle vittime dell’attacco missilistico russo al centro commerciale di Kremenchuk, città dell’oblast di Poltava, nel cuore dell’Ucraina. Secondo quanto comunicato dal Servizio statale ucraino per le emergenze, ci sarebbero 18 morti, 59 feriti e al momento anche 36 dispersi.
Si aggrava il bilancio delle vittime dell’attacco missilistico russo al centro commerciale di Kremenchuk
“Purtroppo, al momento – ha affermato su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale di Poltava, Dmytro Lunin – 18 persone risultano uccise nell’attacco missilistico russo. Un totale di 36 persone risultavano disperse. Oltre mille i soccorritori, al lavoro tutta la notte. Altrettanti i civili nel mall al momento dell’attacco”.
Per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si tratta di “uno degli attacchi terroristici più provocatori della storia europea”. “Una città tranquilla – ha continuato nel suo discorso serale -, un normale centro commerciale con dentro donne, bambini, comuni civili”.
“Prima dell’allarme aereo c’erano circa mille persone. Fortunatamente, per quanto ne sappiamo in questo momento, molte persone sono riuscite a uscire in tempo”, ha aggiunto Zelensky.
Su quanto accaduto a Kremenchuk arriva anche la condanna da parte dei leader del G7, riuniti in Germania: “Condanniamo solennemente l’abominevole attacco a un centro commerciale a Kremenchuk. Siamo uniti all’Ucraina – si legge in una dichiarazione – nel piangere le vittime innocenti di questo brutale attacco. Gli attacchi indiscriminati a civili innocenti costituiscono un crimine di guerra”.
L’offensiva nel paese, intanto, continua: la guerra prosegue ormai da 125 giorni. Diventa più pesante anche il bilancio delle vittime tra i bambini: secondo i dati dell’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina, dall’inizio del conflitto, nel paese 341 bambini sono morti e almeno 622 sono rimasti feriti.
“I russi sono terroristi. Questo è un promemoria. Kremenchuk, Lysychansk, la regione di Kharkiv, condividiamo il vostro dolore” ha detto il governatore di Leopoli, Maksym Kozytskyi riferendosi all’attacco di Kremenchuk. Kozytskyi ha poi scritto che nella notte le sirene antiaereo hanno suonato una volta ma “la minaccia non si è materializzata” e nella città sono arrivate 120 persone con treni di evacuazione.