Il Consiglio dei ministri, su proposta del premier Mario Draghi, come preannunciato in mattinata (leggi l’articolo), ha approvato un nuovo decreto legge che introduce ulteriori misure urgenti sulla guerra in Ucraina, dopo il primi provvedimenti adottati nei giorni scorsi (leggi l’articolo).
Guerra in Ucraina, nuovi provvedimenti su difesa, energia e accoglienza profughi
“Il decreto interviene, alla luce dell’emergenza in atto, in diversi ambiti” riferisce Palazzo Chigi in una nota. “In particolare – aggiunge il Governo -, il provvedimento contiene una norma abilitante che, dopo una preventiva risoluzione delle Camere, consente al Ministro della difesa di adottare un decreto interministeriale per la cessione alle autorità governative dell’Ucraina di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari. E’ prevista peraltro una deroga specifica ad alcune disposizioni vigenti”.
“Una seconda parte – si legge ancora nella nota di Palazzo Chigi dedicato ai provvedimenti necessari per fare fronte alla crisi legata alla guerra in Ucraina – si occupa del livello di rischio imprevisto per il normale funzionamento del sistema nazionale di gas naturale. Per questo si autorizza l’anticipo, anche a scopo preventivo, dell’adozione delle misure di aumento dell’offerta e/o riduzione della domanda di gas previste in casi di emergenza”.
“La norma rende immediatamente attuabile, se fosse necessario, la riduzione del consumo di gas delle centrali elettriche oggi attive, attraverso la massimizzazione della produzione da altre fonti e fermo restando il contributo delle energie rinnovabili. Per rendere concretamente operative le misure, si affida una serie di compiti a Terna S.p.A., in qualità di gestore della rete di trasmissione nazionale”.
Il decreto prevede una serie di prime misure anche nell’eventualità che una parte del flusso dei profughi ucraina arrivi in Italia: “In Italia vi è una cospicua presenza di cittadini ucraini, circa 250.000 persone. Il provvedimento prevede, pertanto, il rafforzamento della rete di accoglienza degli stranieri. Inoltre, si dispone che i cittadini ucraini vengano ospitati nei CAS anche indipendentemente dal fatto che abbiano presentato domanda di protezione internazionale”.
Infine, il Governo ha istituito un apposito Fondo da 500 mila euro “per finanziare misure di sostegno per studenti, ricercatori e docenti ucraini affinché possano svolgere le proprie attività presso università, istituzioni per l’alta formazione artistica, musicale e coreutica ed enti di ricerca italiani”.
Il Consiglio dei Ministri, sempre su proposta del presidente Draghi, “ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza, fino al 31 dicembre 2022, in relazione all’esigenza di assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina sul territorio nazionale in conseguenza della grave crisi internazionale in atto. Al fine di organizzare ed attuare gli interventi più urgenti sono stati stanziati 10 milioni di euro, a carico del Fondo per le emergenze nazionali”.