Il presidente del Consiglio Mario Draghi, secondo quanto riferisce Palazzo Chigi, “ha avuto oggi pomeriggio una nuova conversazione telefonica con il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky” (qui tutti gli articoli sulla guerra in Ucraina).
Guerra in Ucraina, Zelensky: “Apprezziamo la disponibilità italiana a unirsi alla creazione di un sistema di garanzie di sicurezza per l’Ucraina”
“Al centro dei colloqui vi sono stati gli ultimi sviluppi del conflitto in Ucraina – riferisce ancora Palazzo Chigi – e della crisi umanitaria in atto. Il presidente Zelensky ha lamentato il blocco da parte russa dei corridoi umanitari e la prosecuzione dell’assedio e dei bombardamenti delle città, comprese le scuole, con conseguenti perdite civili, tra cui anche bambini. Il presidente Draghi ha ribadito il fermo sostegno del Governo italiano alle autorità e al popolo ucraini e la piena disponibilità dell’Italia a contribuire all’azione internazionale per porre fine alla guerra e promuovere una soluzione durevole della crisi in Ucraina”.
“Ho proseguito il dialogo con il primo ministro italiano Mario Draghi. Abbiamo discusso il contrasto all’aggressione russa e l’ho ringraziato per l’importante sostegno umanitario e di difesa. Il popolo ucraino lo ricorderà. Apprezziamo la disponibilità italiana a unirsi alla creazione di un sistema di garanzie di sicurezza per l’Ucraina” ha poi scritto su Twitter Zelensky dopo la telefonata con Draghi.
Zelensky fa riferimento alla disponibilità italiana di far parte dei paesi garanti della sicurezza dell’Ucraina nell’ambito di un possibile accordo di pace. In successivi tweet il presidente ucraino ha citato anche i colloqui con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, con il presidente dell’Azerbaijan Ilham Aliyev e con il premier britannico Boris Johnson.
“Il nostro presidente ha lanciato l’iniziativa U24, United for peace, per creare un gruppo di Paesi capace di dare una risposta entro 24 ore in caso di aggressione. Secondo il nostro presidente, di questo gruppo dovrebbero far parte i membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu, più la Germania, il Canada, la Turchia e anche l’Italia. Sono contento di vedere l’Italia in questo elenco” aveva detto, questa mattina, l’ambasciatore ucraino a Roma, Yaroslav Melnyk, nel corso del convegno “L’aggressione militare russa in Ucraina: quale futuro per la nostra libertà” organizzato dalla Fondazione Einaudi.