Con altri 20 corpi, trovati nei villaggi della regione di Kiev liberati dall’occupazione dell’esercito russo, sale a 1.235 il numero dei cadaveri di civili recuperati dall’inizio della guerra in Ucraina. A riferito è stato il capo della polizia della zona di Kiev, Andrey Nebitov, citato da Unian.
“Solo ieri sono stati trovati altri 20 corpi senza vita. La maggior parte delle persone era di Borodyanka e dei villaggi vicini, e di insediamenti di Vyshhorod”, ha affermato, “la maggior parte di loro è morta a causa del fuoco di armi leggere. Possiamo parlare di crimini su larga scala commessi dall’esercito russo nella regione di Kiev”.
Continua l’operazione umanitaria a Mariupol. Oggi sono previsti altri corridoi umanitari
Intanto continua l’operazione umanitaria a Mariupol, ma le armi in Ucraina non si fermano. Ieri diversi civili sono stati messi in salvo ma gli attacchi nell’acciaieria della città portuale sono proseguiti. Intanto missili ed esplosioni sono stati registrati in altre parti del paese. Il vice primo ministro ucraino, Iryna Vereshchuk, ha annunciato che per oggi sono previsti altri corridoi umanitari “se la situazione della sicurezza lo consente”.
Guerra in Ucraina, Zelensky: “Le truppe russe non rispettano gli accordi”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito che ieri 156 persone evacuate dall’acciaieria Azovstal di Mariupol sono arrivate a Zaporizhzhia. Si tratta di donne e bambini che si trovavano “nei rifugi da più di due mesi”. Tra questi, secondo il presidente ucraino, c’era anche un bambino di sei mesi.
“Continueremo a fare di tutto per far uscire tutta la nostra gente da Mariupol e Azovstal”, ha aggiunto Zelensky. Nel frattempo, però, “le truppe russe non rispettano gli accordi – ha proseguito -, continuano i massicci attacchi ad Azovstal e stanno cercando di prendere d’assalto il complesso”.
Inoltre “diverse città ucraine sono tornate ad essere bersagli dei missili e degli attacchi russi”, ha aggiunto il presidente ucraino, citando Leopoli, Vinnytsia, la regione di Kiev, la regione di Dnipropetrovsk, Odessa e regione di Kharkiv.
“Al fine di distruggere le infrastrutture di trasporto dell’Ucraina – ha evidenziato lo Stato maggiore delle forze armate ucraine nell’ultimo aggiornamento -, il nemico russo ha lanciato missili contro le strutture degli oblast di Dnipropetrovsk, Kirovohrad, Leopoli, Vinnytsia, Kiev, Zakarpattia, Odessa e Donetsk”.