Le autorità di Kiev, secondo quanto riferisce Reuters, stanno preparando un’operazione per evacuare i civili dall’acciaieria Azovstal di Mariupol, nel sud-est dell’Ucraina. “Per oggi è in programma un’operazione per far uscire i civili dalla fabbrica”, hanno confermato dall’ufficio presidenziale, senza fornire ulteriori dettagli.
Guerra in Ucraina, l’operazione per far uscire i civili dall’acciaieria potrebbe potrebbe iniziare oggi
L’annuncio arriva all’indomani delle “intense discussioni” avute ieri dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, con il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, per assicurare l’evacuazione dei civili da Mariupol. “Stiamo facendo tutto il possibile per evacuare le persone dalle acciaierie Azovstal di Mariupol”, ha detto ieri il segretario Onu al termine dell’incontro (leggi l’articolo). Zelensky aveva detto, sempre ieri, di ritenere possibile un “risultato di successo” nelle iniziative “per sbloccare l’acciaieria Azovstal”.
Intanto, si è appreso che almeno un combattente ucraino è rimasto ucciso nell’attacco aereo della Russia di ieri sull’acciaieria Azovstal, nelle stesse ore in cui era in corso la visita di Guterres (leggi l’articolo). Un altro centinaio di soldati sono stati curati nell’ospedale allestito nei sotterranei dell’acciaieria.
“A seguito dei bombardamenti – ha riferito il capo del servizio stampa del Reggimento Azov – una parte dell’edificio è crollata, così come la sala operatoria. Più di 500 feriti e medici sono rimasti bloccati. Il bombardamento russo ha preso di mira proprio l’ospedale da campo. I feriti non hanno potuto fare niente quando un incendio è scoppiato in seguito ai bombardamenti. Non sappiamo come proteggere in tali condizioni coloro che hanno difeso l’Ucraina dall’inizio della guerra”.
Una parte della fabbrica è stata bombardata dai russi. Centinaia i civili bloccati nei sotterranei
La situazione nell’acciaieria assediata di Azovstal, ha detto alla Cnn un comandante ucraino dall’interno della fabbrica, è “più di una catastrofe umanitaria”. Il maggiore Serhiy Volyna, comandante della 36esima Brigata dei Marines ucraini, ha spiegato che nell’acciaieria ci sono ancora centinaia di persone, inclusi 60 giovani, il più piccolo dei quali ha 4 mesi.