In Ucraina è in vigore dalle 9 di questa mattina, le 8 italiane, il cessate il fuoco per permettere l’evacuazione di civili da Kiev, Kharkiv, Mariupol, Chernihiv e Sumy. È quanto prevede l’accordo raggiunto ieri a conclusione del terzo terzo round dei negoziati Russi Ucraina (leggi l’articolo) dopo il fallimento del tentativo di istituire dei corridoi umanitari. Ma la guerra in Ucraina, giunta al tredicesimo giorno, non si fermerà oggi.
Guerra in Ucraina, si aggrava il bilancio delle vittime. Nella notte nuovi radi russi
Intanto si aggrava il bilancio delle vittime. Nella notte l’offensiva russa è proseguita con raid aerei a Sumy, che avrebbero causato la morte di almeno dieci persone tra cui anche alcuni bambini, secondo quanto riferisce Kyiv Independent citando il capo dell’amministrazione regionale di Sumy, Dmitry Zhivitsky.
Il servizio statale ucraino per le emergenze ha fatto sapere che l’attacco aereo a Sumy ha colpito edifici residenziali e che nella cittadino, a causa dei bombardamenti, sono morte nove persone, tra cui due bambini. Udite esplosioni anche ad Odessa, sul Mar Nero.
A Mariupol, denuncia l’ong Human Rights Watch, i cittadini non hanno accesso ad acqua corrente, elettricità e riscaldamento dal 2 marzo, cioè da quando le forze russe hanno circondato la città. Lo ha denunciato . “I civili di Mariupol sono rimasti intrappolati in un incubo gelido e arido senza elettricità negli ultimi sei giorni, vivendo sotto la costante minaccia dei bombardamenti russi”, ha detto la ricercatrice di Human Rights Watch, Jonathan Pedneault.
Guerra in Ucraina, ucciso vicino a Kharkiv un alto ufficiale dell’esercito russo
Nel frattempo, l’intelligence ucraina ha comunicato che il generale russo Vitaly Gerasimov, primo vicecomandante della quarantunesima armata del distretto militare centrale della Russia, è stato ucciso durante i combattimenti vicino a Kharkiv. Nella stessa città, ha riferito l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), durante i bombardamenti dei giorni scorsi, è stato anche danneggiato un impianto di ricerca nucleare che produce radioisotopi per applicazioni mediche e industriali.
“Dobbiamo agire – ha detto il direttore generale dell’AIEA, Rafael Mariano Grossi – per evitare un incidente nucleare in Ucraina che potrebbe avere gravi conseguenze per la salute e l’ambiente. Non possiamo permetterci di aspettare”.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato un decreto che richiama le forze di pace per difendere il paese. Le forze armate ucraine hanno fatto sapere che l’offensiva russa nel paese continua ma “il ritmo di avanzamento” delle truppe “è notevolmente rallentato”. Nelle scorse ore, sempre Zelensky, aveva ribadito di non avere intenzione di lasciare il paese. “Io resto a Kiev”, ha affermato in un video su Facebook dove mostra il suo ufficio a Kiev. “Non mi sto nascondendo – ha aggiunto Zelensky – e non ho paura di nessuno”.