Guerra dei dazi e asse con Putin, tracolla la fiducia degli americani nei confronti del presidente Trump

Guerra dei dazi e vicinanza con Putin, tracolla la fiducia degli americani nei confronti del presidente Trump

Guerra dei dazi e asse con Putin, tracolla la fiducia degli americani nei confronti del presidente Trump

La guerra dei dazi che finisce per gravare sulle spalle dei cittadini americani, la vicinanza con lo storico rivale degli USA, ossia Vladimir Putin, e le tensioni globali: sembra proprio che alla fine sia arrivato il conto politico per Donald Trump, il cui indice di popolarità è letteralmente tracollato. Secondo un sondaggio di The Economist/YouGov, su un campione di 1.905 persone, il presidente repubblicano raccoglie soltanto il 41% di opinioni favorevoli, rispetto al 50% di gennaio, quando ha fatto ritorno alla Casa Bianca.

Un altro sondaggio del Pew Research Center, condotto su 3.589 persone, ha attribuito al presidente un giudizio favorevole del 40%, in calo rispetto al 47% di febbraio. Ironia della sorte, questo punteggio è molto più basso di quello ottenuto dal suo predecessore, Joe Biden, nell’aprile 2021, allo stesso punto della sua presidenza.

Nei primi tre mesi del suo secondo mandato, Trump ha ottenuto un indice di gradimento medio del 45%, il più basso di qualsiasi presidente americano dalla Seconda guerra mondiale, ha scritto la scorsa settimana l’Istituto Gallup. Dopo aver scatenato una guerra commerciale globale, prima di invertire parzialmente la rotta, il presidente repubblicano soffre ora di una cattiva immagine per la sua gestione dell’economia.

Guerra dei dazi e asse con Putin, tracolla la fiducia degli americani nei confronti del presidente Trump

Mentre l’anno scorso gli elettori si fidavano ampiamente di lui in questo campo, oggi il 54% degli intervistati ritiene che l’economia nazionale sia in una spirale negativa, rispetto al 37% di gennaio, secondo il sondaggio The Economist/YouGov. L’indice di gradimento del presidente ha sofferto in particolare sul fronte del costo della vita: solo il 31% degli americani approva le sue azioni in questo ambito, secondo un sondaggio Reuters/Ipsos.

L’inflazione è stata uno dei temi chiave delle elezioni presidenziali dello scorso novembre, e Donald Trump si è impegnato a ridurre il livello dei prezzi. Tuttavia, la maggior parte degli economisti ritiene che la sua guerra commerciale provocherà una nuova impennata dell’inflazione. Per quanto riguarda l’immigrazione, solo il 45% degli intervistati approva l’azione del presidente, rispetto al 50% di quindici giorni fa, secondo il sondaggio The Economist/YouGov.

L’amministrazione Trump ha deportato più di 200 immigrati senza documenti in El Salvador sulla base di una legge di emergenza sugli “stranieri nemici”, poi respinta dai tribunali. Gli indici di gradimento del presidente sono scesi anche tra alcuni dei gruppi che lo hanno aiutato a vincere contro Kamala Harris. Secondo il Pew Research Center, oggi ha solo il 27% di opinioni favorevoli tra gli elettori ispanici, in calo rispetto al 36% di inizio febbraio.