La furia con cui il governo aggredisce i poveri non si arresta e anzi diventa sempre più motivo di dibattito. Malgrado le continue rassicurazioni della premier Giorgia Meloni e del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, la realtà è che la povertà dilaga tanto che ieri le opposizioni sono andate all’attacco davanti a una situazione ormai insostenibile.
Il presidente dei senatori Pd, Francesco Boccia, ai microfoni di Radio Immagina ha tuonato: “E’ possibile pensare che con un bonus si risolvano problemi strutturali del lavoro e della casa? Se la maggioranza fosse intellettualmente onesta, e invece è disonesta, avrebbe detto in un momento come questo: agganciamo i salari all’inflazione, facciamo in modo che per il carrello della spesa o per le bollette le persone non si ritrovino con il 10% di risorse in meno. Invece nel Def hanno messo quattro spiccioli, 3 miliardi, per il taglio del cuneo fiscale, quando ci saremmo aspettati 25-30 miliardi”.
Opposizioni che chiedono anche un cambio di rotta nei confronti degli ultimi degli ultimi. Per Matteo Lepore, sindaco di Bologna, che a Tagadà su La7 ha detto che “il governo in campagna elettorale ha detto che avrebbe cancellato il Reddito di cittadinanza” e ora “sta a loro dire come intendono riorganizzarlo” visto che “l’Europa raccomanda forme di sostegno alla povertà”.
Stessa posizione sostenuta anche dal sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro, secondo cui “è giusto ricordare che il Reddito di cittadinanza ha rappresentato un grande aiuto per le tenuta sociale ed economica delle città. Lo posso dire da sindaco che ha incrociato in questi anni tante storie di vita che in qualche modo hanno trovato nel Reddito di cittadinanza uno strumento valido per una vita dignitosa”. “Ricordo a me stesso, innanzitutto, che l’Italia è un Paese che ha fondato tutta la sua trama legislativa su un impianto solidale e paritario in termini di opportunità, doveri e diritti, anche se purtroppo a volte questi principi si scontrano con la ferocia di una realtà che è diversa” ha concluso Decaro.