Due bambini, figli di coppie dello stesso sesso, diventano cittadini italiani e, in particolare, di Roma. Il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, ha registrato all’anagrafe la trascrizione dei due atti di nascita. Si tratta della prima volta nella storia di Roma Capitale in cui bambini di coppie omogenitoriali vengono registrati all’anagrafe.
La decisione della giunta capitolina arriva a ridosso del Roma Pride che ha generato tante polemiche per il mancato patrocinio da parte della Regione Lazio. Con la firma del sindaco, quindi, un bambino e una bambina nati all’estero da coppie di due mamme saranno cittadini di Roma.
I due bambini registrati all’anagrafe di Roma e figli di due madri vengono da Francia e Inghilterra
Uno dei due bambini è nato in Francia, Stato da cui viene la mamma biologica e che ha riconosciuto anche la madre italiana. La bambina, invece, è nata in Inghilterra da madre inglese e la compagna è italiana. In entrambi i casi parliamo di donne residenti a Roma. I due piccoli avranno quindi la carta d’identità italiana, con scritto che sono figlio e figlia di due madri.
La polemica per la decisione di Gualtieri di trascrivere gli atti: protesta Fdi, la replica del sindaco
Le proteste di Fratelli d’Italia non si sono fatte attendere, con il consigliere capitolino Federico Rocca che annuncia la decisione di rivolgersi al prefetto di Roma, “perché il sindaco è il primo che deve attenersi al rispetto delle leggi e non può stravolgerle per i propri convincimenti politici”.
Per il sindaco Gualtieri si tratta di un “atto normale, giusto, doveroso, pienamente legittimo perché ci sono sentenze chiarissime in merito”. La coordinatrice dell’ufficio diritti Lgbtq+, Marilena Grassadonia, presente all’anagrafe al momento della registrazione, racconta: “Al momento della firma degli atti mi veniva da piangere, questo è un momento importante, il primo passo di un lungo percorso”.