Quando ha letto la bozza della legge di Bilancio del governo di Giorgia Meloni, il sindaco Roberto Gualtieri ha strabuzzato gli occhi. Scorrendo tra le tante voci di spesa, infatti, non c’è traccia dei 2,1 miliardi di euro da destinare al completamento della Metro C, ossia la linea per la quale il primo cittadino dem si batte fin da quando si è insediato in Campidoglio ma che – incredibile ma vero – ha pressoché ignorato quando era ministro dell’Economia.
Nella Manovra non c’è traccia dei 2,1 miliardi di euro da destinare al completamento della Metro C di Roma
Dopo essersi asciugato la fronte e aver ricontrollato la bozza, Gualtieri ha visto maturare davanti a sé l’incubo di una promessa elettorale mancata e così, in un’intervista al Messaggero, ha spiegato che bloccare i lavori sarebbe un disastro e poi, mascherando i propri timori, ha aggiunto di essere “fiducioso che il testo finale (della manovra, ndr) conterrà le risorse necessarie a completare un’opera fondamentale per la Capitale e per il Paese. Ho avuto rassicurazioni da Palazzo Chigi che il problema verrà affrontato e spero che il testo finale contenga le risposte che ci aspettiamo”.
Un chiarimento che viene smentito poco dopo dallo stesso sindaco che, infatti, sembra voler tirare le orecchie al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini: “Il finanziamento di cui stiamo parlando era però previsto da tempo perché è indispensabile. Non vorrei che al ministero delle Infrastrutture non si fosse compreso che la modernizzazione della Capitale è una questione di interesse nazionale: inutile parlare di maggiori poteri a Roma se poi non la si mette nelle condizioni di recuperare terreno con le altre capitali europee”.
Chiaramente se non ci fossero rischi di veder naufragare il prolungamento dell’opera, fatto anche e soprattutto per cancellare la funivia proposta dall’allora sindaca Virginia Raggi, parole simili non sarebbero comprensibili.
Quel che è certo è che ieri, sullo stesso quotidiano romano, è intervenuto anche il viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami, di Fratelli d’Italia, spiegando che “sento parlare della Metro C di Roma dal sindaco Gualtieri, ma mi chiedo cosa abbia fatto quando era al ministero dell’Economia. I finanziamenti verranno trovati, ma servono progetti esecutivi e autorizzazioni per far marciare l’opera”. Il meloniano spiega anche che “per noi, lo sottolineo, la Metro C è un’opera strategica per il Paese”.
Davanti a un servizio pubblico in perenne affanno (leggi articolo sotto) e a un servizio di metropolitane ben lontano dagli standard europei, è chiaro che il sindaco Gualtieri stia facendo il possibile per non far diminuire l’interesse mediatico su questa vitale infrastruttura tanto da aver annunciato un apposito incontro con Salvini che si terrà nei prossimi giorni.
Il M5S inchioda Gualtieri: fu lui stesso quando era alla guida del Mef a snobbare l’opera
Quel che sorprende, semmai, è notare tanto interesse dal primo cittadino Pd per un’opera che, quando in Campidoglio c’era la 5S Raggi e lui rivestiva il ruolo di ministro dell’Economia, non sembrava interessargli granché. Malgrado le pressanti richieste da parte dell’allora amministrazione pentastellata, da via Venti settembre si glissava puntualmente. Un atteggiamento per il quale furono frequenti gli scontri tra Campidoglio e Governo, con un braccio di ferro infinito che fece quasi calare il sipario sull’opera.
Che le cose siano così lo ricordò perfino la Raggi in un’intervista a Radio Cusano Campus del 29 luglio 2021 quando, nel corso della campagna elettorale poi vinta dall’allora candidato del Pd, raccontava: “Stiamo lavorando sulla metro C per farla arrivare fino a Clodio e bisognerebbe capire perché il precedente Governo non ce l’ha finanziato e lo stesso Gualtieri, che oggi magnifica, non ce l’ha finanziata e ora dice: servono fondi per le metro. Ricordo che era ministro delle Finanze”.
Ferrara: “Quando era ministro, Gualtieri non ha alzato un dito per finanziare la Metro C”
E a distanza di oltre un anno da queste dichiarazioni dell’ex sindaca, le cose non sono migliorate, al limite sono addirittura peggiorate. A spiegarlo è il videpresidente M5S dell’Assemblea Capitolina, Paolo Ferrara, che a La Notizia spiega che “quando era ministro, Gualtieri non ha alzato un dito per finanziare la Metro C. Gli bastava sapere che il progetto veniva dalla nostra amministrazione per bloccarlo subito”.
Eppure da quel momento le cose sono cambiate e “adesso si trova nella stessa posizione in cui eravamo noi, con un progetto copiato dal nostro, e un Ministero ostile proprio come era lui” insiste Ferrara che poi conclude: “L’ironia non sfugge a nessuno…”.