“Zingaretti ha fatto molte promesse ma non ne ha mantenuta nemmeno mezza”. A dirlo è il vicesindaco e assessore ai Trasporti di Roma, Pietro Calabrese, che mette fine alle accuse della pisana sulla manutenzione della Roma Lido.
Sono giorni difficili per i pendolari della Roma Lido con il servizio che rischia rallentamenti e perfino stop per la mancanza di treni. Che sta succedendo?
“La responsabilità dei disagi è interamente della Regione Lazio che, da proprietaria dell’infrastruttura, avrebbe dovuto farsi carico delle attività di manutenzione straordinaria, inclusa la revisione generale dei treni, ma non lo ha fatto, così da arrivare a sospendere il servizio. Ce ne siamo occupati noi, inserendo gli interventi nello stesso programma sui treni di nostra competenza. Li effettueremo nei prossimi mesi, ma è chiaro che se la Regione a suo tempo fosse intervenuta, oggi non saremmo in questa situazione”.
La Regione Lazio, titolare della linea data in gestione ad Atac, attacca la municipalizzata e il Campidoglio per la mancata manutenzione. Come stanno davvero le cose?
“E’ esattamente il contrario. E’ solo la Regione a dover finanziare la revisione generale dei treni. Lo prevede il contratto di servizio con cui ha affidato la linea ad Atac. Ma Zingaretti non l’ha fatto. Ed è inaccettabile che ci rivolgano delle accuse quando invece Roma Capitale ha fatto più di quanto le spetterebbe. Ricordo infatti che i fondi chiesti al ministero delle Infrastrutture, risorse per le revisioni dei treni MA300, riguardano anche quelli in servizio sulla Roma-Lido e li abbiamo chiesti perché la Regione tergiversava, malgrado i solleciti di Atac già prima del nostro arrivo”.
I problemi della Roma Lido vanno avanti da ben prima dell’arrivo della giunta Raggi. Perché questa importante linea nel corso degli anni è stata pressoché dimenticata?
“Negli ultimi 8 anni Zingaretti ha fatto una miriade di promesse, comprese quelle delle campagne elettorali sulla cessione della linea a Roma Capitale, ma non ne ha mantenuta nemmeno mezza. Ora il Pd, con il candidato sindaco Gualtieri, continua a farle, come la trasformazione in metro di superficie, ma il sospetto è che non ci sia alcuna volontà di investire su questa infrastruttura”.
Dal Campidoglio avete manifestato l’intenzione di prendere in mano la situazione e risolvere i problemi. A quale soluzione avete pensato?
“Già da tempo abbiamo un progetto pronto per trasformarla in metro di superficie con diramazione fino all’aeroporto di Fiumicino, con 31 treni nuovi, al costo stimato di soli 700 milioni. L’abbiamo presentato alla Regione a marzo 2020, ma non ci ha mai risposto, salvo però inserirlo nella sua proposta per il Recovery, ovviamente dopo che l’avevamo fatto noi. Ora quindi abbiamo inviato una nota al ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini perché avvii un tavolo inter-istituzionale sul tema”.
Restando sul tema dei trasporti, ci può dire quali sono i vostri piani futuri e perché i romani farebbero bene a rinnovare la fiducia alla Raggi?
“Dobbiamo continuare il lavoro fatto perché Roma abbia una rete di trasporti degna di una Capitale europea. Nel Pums abbiamo una programmazione precisa di ciò che serve alla città, a partire dalla rete su ferro, a dimostrazione del nostro impegno sul tema. Abbiamo già ottenuto oltre 700 mln di euro per avviare e completare infrastrutture importanti nei prossimi 5 anni, opere che la città attende da tanto, troppo tempo”.