Il Movimento 5 Stelle fuori dal Parlamento “finto e antidemocratico”. Il fondatore del M5S, Beppe Grillo, durante uno spettacolo a Genova, ha lanciato la nuova provocazione: tornare in piazza e abbandonare Camera e Senato. “Da domani tutti i nostri 140 parlamentari usciranno da questo parlamento finto e antidemocratico e usciremo nelle piazze”, ha annunciato Grillo. Parole che, nel senso letterale, potrebbero portare all’abbandono dei lavori d’Aula. Tuttavia, le sue affermazioni hanno anche un’altra interpretazione: un ritorno alle origini dei pentastellati, più movimentista e meno istituzionale per sfruttare il successo arrivato con l’affossamento popolare della riforma costituzionale.
Giù sul suo blog Grillo aveva attaccato: “Non importa quali e quanti avatar usa e getta potranno occupare la posizione di primi ministri attraverso manovre di palazzo; ciò che a noi importa è la sovranità popolare che vogliamo difendere. Il palazzo non vuole prendere atto del no di 20 milioni di italiani e quindi noi da quel palazzo siamo pronti a uscire per andare ad ascoltare le ragioni dei cittadini, di quelle dei partiti non ci interessa nulla”. Con tanto di preannuncio dell’addio ai Palazzi: “I parlamentari 5 Stelle usciranno da quella fabbrica di prestanome della democrazia e compariranno in una città del Paese. La voce del popolo inascoltato ci esorta a prendere fisicamente posizione al fianco degli italiani tratti”.