di Angelo Perfetti
Grillo come Tinto Brass: ossessionato dal fondoschiena. Se le ultime elezioni politiche erano state segnate dallo slogan – se così possiamo chiamarlo – del “vaffanculo”, ora quella parte dove non batte il sole torna protagonista con l’evocare nuove elezioni: un voto, un calcio in culo. Vabbè che anche per le elezioni, così come per ogni attività umana, un po’ di fortuna non guasta, ma l’approccio lessicale del leader dei Cinque stelle batte sempre lì. E’ un modo per richiamare la pancia di chi ascolta (né più né meno della Lega della prima ora, in verità), ma la realtà politica è più che mai evidente: no all’inciucio con il Pd, che vorrebbe far fuori Berlusconi e la sua truppa con l’ausilio dei grillini, sì a nuove elezioni nonostante questa legge davvero non piaccia al Movimento 5 Stelle che raccolse le firme per abolirla. Ma “quando il gioco si fa duro – afferma Grillo dal pulpito del suo blog – i duri cominciano a giocare”. E lo fanno non più in nome della Giustizia, ma della Convenienza, elettorale, con il votare in un modo piuttosto che in un altro. Farà anche male sentirselo dire, ma in questo Grillo è molto simile a Berlusconi, che ha sempre scelto di votare (e quando votare) più in base ai calcoli provenienti dai sondaggi che al bene del Paese. Fatta questa lunga premessa, vale però la pena entrare nel merito delle dichiarazioni grilline. E vi si trova un durissimo attacco al Capo dello Stato: “La farsa di un Presidente della Repubblica eletto da Berlusconi (ricordate i suoi applausi alla nomina e il sorrisone da cumenda da guancia a guancia?) che disegna da anni strategie fallimentari come investito da un’autorità suprema, prima Rigor Montis, poi Capitan Findus Letta, sta andando avanti come se niente fosse success. Spesso – prosegue Grillo – mi chiedo cosa ci stiamo a fare in Parlamento”. E’ finito il tempo delle mele – scrive dal suo blog il leader M5s – tornando anche oggi a dire no a ipotesi di ‘inciuci’ . “Nessun taglio ai privilegi, dalle pensioni d’oro, ai finanziamenti elettorali. E’ necessario – avverte – tornare immediatamente alle elezioni”.