Beppe Grillo applaude alla sindaca di Roma, Virginia Raggi, in prima linea per far pagare l’Imu anche alla Chiesa. Già ieri l’assessore al Bilancio, Andrea Mazzillo, aveva parlato di “interlocuzione” con il Vaticano. L’obiettivo? Ottenere “l’impegno formale da parte delle autorità ecclesiastiche di definire questa situazione. Ricordo che le norme parlano chiaro: bisogna rispettare la legge, questo è il nostro impegno e questo è quello che faremo”.
Grillo ha quindi dato pieno sostegno all’iniziativa: “È giustissimo che la chiesa paghi l’Imu”, ha dichiarato il fondatore del Movimento 5 Stelle”. E in mattinata la Raggi è andata, per l’ennesima volta, all’attacco della stampa: “Nessuno può permettersi di attribuire al Papa virgolettati o dichiarazioni. Il Pontefice, quando vuole, parla autonomamente, non ha bisogno di intermediari”. Antonio Satta, componente del direttivo dell’Anci e segretario dell’Unione Popolare Cristian, ha però evidenziato: “Molti sindaci hanno un rapporto sereno e dialogante con gli enti della Chiesa. E anche sul fronte dell’Imu, che sappiamo la Chiesa paga già per la parte commerciale dei suoi beni, abbiamo sempre trovato tanti vescovi disposti al confronto”. Quindi, ha bacchettato Grillo: “Si riferisce a casi precisi? Se sì faccia nomi, cognomi e indirizzi, altrimenti si rischia di fare del facile populismo che non aiuta nessuno”.
Dal Pd, con il deputato Edorardo Patriarca, è arrivato l’invito a frenare: “Invece che le solite sparate, utili solo per i giornali che Grillo poi tanto disprezza, si faccia una commissione mista a livello romano per capire se ci sono strutture della Chiesache dovrebbero pagare l’Imu ma non la pagano. Il tema Imu è un sempre verde per i M5S, ma sa tanto di battaglia per avere qualche consenso in più”.