“Noi vogliamo un futuro sicuro e una giustizia climatica. Vogliamo una giustizia climatica e la vogliamo ora”. Così Greta Thunberg nel corso dell’apertura al Mico di Milano della Youth4Climate, la conferenza dei giovani sul clima organizzata dal governo italiano come evento introduttivo alla Pre-Cop26 che vede quattrocento giovani discutere della crisi climatica.
“I nostri leader – ha detto Greto – difettano d’azione ma intenzionale e questo è un tradimento di tutte le generazioni presenti e future. Non possono asserire che ci stanno provando perché è chiaro che non lo fanno. Fanno finta che ascoltano noi giovani ma non è vero, è chiaro che non ci stanno ascoltando e non ci hanno mai ascoltato. La crisi climatica è sintomo di una crisi di più ampio respiro, la crisi della sostenibilità, la crisi sociale, la crisi della diseguaglianza. Una crisi basata sull’idea che alcune persone valgono più di altre e hanno derubato altri della loro terra e delle loro risorse. Al momento stiamo ancora andando velocemente nella direzione sbagliata, nel 2021 ci sarà probabilmente l’innalzamento più alto di tutti i tempi”.
“Le emissioni continuano ad aumentare – ha avvertito Greta Thunberg – la scienza non mente, eppure possiamo invertire questa tendenza ma naturalmente serviranno delle riduzioni drastiche ogni anno delle emissioni. Dobbiamo cambiare noi, non possiamo permettere che al potere decidano ciò che è politicamente possibile, non possiamo permettere che decidano cos’è la speranza. La speranza non è qualcosa di passivo, non è un bla bla bla ma vuol dire dire la verità, vuol dire agire e la speranza arriva sempre dalla gente. I leader devono dire che noi lo possiamo fare ma si inizia dalla gente confrontando la realtà della situazione per quanto spiacevole, inizia con l’azione”.