Con l’inizio del mese di settembre è scattata l’estensione dell’obbligo del Green Pass anche per chi viaggia in aereo e sui treni ad alta velocità, oltre che per il personale scolastico. La certificazione verde è necessaria, tra l’altro, anche per viaggiare con treni Intercity, Intercity Notte e alta velocità, aerei, navi e traghetti per servizi di trasporto interregionale (con l’eccezione di quelli per i collegamenti nello Stretto di Messina).
In base alle linee guida predisposte dal Governo e concordate con le Regioni e le Province autonome, l’Anci e l’Upi, per il settore ferroviario al momento della prenotazione chi viaggia dovrà dichiarare di essere in possesso del Green pass. Se durante il controllo non dovesse essere esibito il green pass o la certificazione risultasse non veritiera “il viaggiatore è invitato a spostarsi in una apposita zona riservata ai passeggeri senza certificazione verde Covid-19 e dovrà scendere dal mezzo alla prima fermata utile”, si legge nel documento.
“Coloro che fanno minacce sono un numero esiguo, ma sono estremamente rumorosi. E’ anche l’effetto dei social” ha detto a Morning news il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri (leggi l’intevento). Il green pass, ha spiegato l’esponente dell’esecutivo, “non è discriminazione, è protezione della popolazione. Si tratta di sicurezza”.
Secondo i dati forniti dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, sono 3,5 milioni i lavoratori occupati nei settori in cui vige l’obbligo di Green Pass da oggi. Tra autonomi e dipendenti, istruzione e sanità – gli unici in cui sussiste l’obbligo per la forza lavoro – assorbono rispettivamente 1,6 e 1,9 milioni di occupati. Nessuna prescrizione, invece, nel decreto legge 6 agosto 2021 n. 111 è inserita per chi lavora nei trasporti a lunga percorrenza (treni, navi, aerei, autobus): la normativa interessa i soli passeggeri e non gli occupati (quasi 622 mila).
Per la scuola il Garante per la protezione dei dati personali, in via d’urgenza, ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto del presidente del Consiglio dei ministri che introduce modalità semplificate di verifica del Green pass del personale, alternative a quelle ordinarie che prevedono l’uso dell’App VerificaC19, che rimane comunque utilizzabile.
“Abbiamo lavorato moltissimo con il garante della Privacy, è giusto che i dati sanitari siano riservati. Dal 13 settembre sarà funzionante la piattaforma per il controllo del green pass. Solo il preside vedrà chi è presente, e ognuno avrà semaforo rosso o verde”, ha detto a Tg2 Post il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Nelle prime due settimane di settembre invece ci sarà il riconoscimento manuale.