“Mi sono congratulata con Kyriakos Mitsotakis per il successo elettorale. A lui ho rivolto auguri affettuosi di buon lavoro. Italia e Grecia insieme possono ottenere importanti risultati a beneficio dei nostri popoli, delle nostre nazioni e del nostro continente”. Così su Twitter la presidente del Consiglio Giorgia Meloni commenta la vittoria in Grecia del partito conservatore.
Sulla stessa linea anche il leader del Carroccio Matteo Salvini: “Congratulazioni al primo ministro Mitsotakis per la grande vittoria alle elezioni in Grecia, con l’augurio di buon lavoro nel segno dell’amicizia tra i nostri popoli”. Grande entusiasmo dunque da parte dell’Italia che sembra però dimenticare che le elezioni avvenute in Grecia lo scorso 25 giugno si sono svolte sullo sfondo del naufragio di migranti avvenuto al largo di Pylos, nel Peloponneso, che ha causato la morte accertata di 82 persone e diverse centinaia di dispersi.
Il tema dei migranti nella politica greca
Il tema dell’immigrazione, anche tenendo conto della crescita dell’estrema destra nell’elettorato greco, resterà uno dei temi principali nel futuro prossimo. A questo riguardo, le politiche del nuovo governo di Mitsotakis potrebbero risultare decisive anche in vista delle elezioni europee in programma a maggio dell’anno prossimo. Dunque i morti in mare sono già stati dimenticati. Mentre in Grecia Kyriakos Mitsotakis, capofila dei conservatori, ha prestato giuramento per un secondo mandato da premier, con la promessa di compiere una serie di riforme.
Il neo capo del governo, il 55enne leader di Nuova democrazia (ND) – già al potere dal 2019 alla fine di maggio scorso – ha parlato di “cambiamenti importanti durante questo secondo mandato quadriennale. Abbiamo una maggioranza parlamentare confortevole per farlo, pertanto stiamo iniziando un duro lavoro per grandi riforme”. Mitsotakis ha prospettato un programma economico ambizioso, con promesse di aumenti salariali, soprattutto per i redditi più bassi, per andare incontro alla principale preoccupazione dei greci alle prese con l’inflazione, ma anche massicce assunzioni di personale medico e medici negli ospedali pubblici.
“Nuova Democrazia è il più forte partito di centrodestra in Europa!”, ha sottolineato già il premier greco, in posizione rafforzata rispetto a quando era salito al potere quattro anni fa, allora col 39,85% dei consensi, e dopo una dei migliori risultati elettorali dal ripristino della democrazia in Grecia nel 1974. Ma nessun accenno all’ultima drammatica strage dei migranti.
Chi è Mitsotakis, confermato premier in Grecia
Il suo salto in politica è arrivato nel 2004, quando è stato eletto deputato per i conservatori di Nuova Democrazia, di cui è presidente dal 2016. Dopo un rovinoso decennio di crisi economica tra il 2010 e il 2018, la Grecia ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni. Il primo governo Mitsotakis ha visto una crescita del 2,3% nel 2023, ma il debito del Paese, al 171,3% del Pil nel 2022, è una problematica di lunga data.
Anche la disoccupazione rimane elevata al 12,4%, soprattutto tra i giovani, quasi un quarto dei quali sono senza lavoro. Inoltre la Grecia è uno dei principali punti di ingresso per i migranti che cercano di raggiungere l’Unione europea attraverso la vicina Turchia. Mitsotakis ha adottato una linea dura, sigillando i suoi confini con l’aiuto dell’agenzia di frontiera dell’UE Frontex. Il suo primo governo è stato accusato di respingimenti di migranti illegali, cosa che nega costantemente, ma sicuramente nel suo secondo mandato proseguirà su questa linea.