Dopo l’audio carpito contro Matteo Renzi, Graziano Delrio cerca il perdono del leader. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, infatti, ha tolto i panni della colomba per indossare quelli di falco delle elezioni anticipate. E ha chiesto il voto a settembre, facendo un piacere all’ex presidente del Consiglio. “La democrazia prevede instabilità, ci sono le elezioni e ci sono in tutti i Paesi e questo non è un problema per nessuno. Anche la Germania va a votare a settembre, eppure i cinesi hanno ottime relazioni con la Germania”, ha affermato Delrio nel corso del suo viaggio in Cina. Certo, Delrio ha poi corretto parzialmente il tiro: “Era un riferimento puramente casuale per dire che non siamo vissuti come un paese incapace di stringere accordi e poi di rispettarli”. Ma il messaggio è arrivato forte e chiaro ai destinatari.
Il tutto mentre dal Pd è arrivata la garanzia, da Piero Fassino, che i tempi non saranno affrettati con le elezioni a giugno, visto che il partito di maggioranza sarà impegnato nel congresso e nelle primarie programmate per il 30 aprile. Ma nessuno ha finora smentito l’ipotesi di un settembre elettorale. Che, per dirla con Delrio, farebbe il paio con il voto tedesco.