Pnrr, Expo e Giubileo: questi i tre eventi cardine su cui Roberto Gualtieri sta puntando per far crescere e sviluppare la Capitale. E proprio sul Giubileo del 2025 il sindaco dem, che del grande evento è Commissario straordinario, pretende risposte rapide dichiarando in un’intervista al Corriere che sta aspettando il 6 ottobre, ovvero giovedì prossimo, per ricevere i pareri delle Commissioni parlamentari sul piano generale. Uno step fondamentale per poi presentare il piano dettagliato a Palazzo Chigi e ricevere l’approvazione definitiva.
Pnrr, Expo e Giubileo: questi i tre eventi cardine su cui Roberto Gualtieri sta puntando per far crescere e sviluppare la Capitale
Ma Gualtieri pare essersi scordato che, nel frattempo, è caduto un governo e se ne sta formando un altro, e che le commissioni parlamentari, ad oggi, non ci sono. E allora da chi si aspetta questi pareri? “Gualtieri sta gestendo il Giubileo come se fosse fuori dal mondo”, incalza il consigliere capitolino del Movimento 5 Stelle, Paolo Ferrara, “ora c’è un nuovo governo, ma lui sembra convinto che rimarrà tutto come prima. Se non si rende conto che ci sono state delle elezioni, rischiamo di fare cilecca sui fondi”.
E senza i fondi, è chiaro, non si va da nessuna parte, anche perché sul piatto ci sono tanti progetti. L’obiettivo, come ha spiegato il sindaco, è rendere Roma “più accogliente, accessibile, sostenibile e inclusiva”, ma al grande evento mancano meno di tre anni e a Palazzo Senatorio c’è grande preoccupazione.
Santori (Lega): ”Il Campidoglio è in ritardo su tutto”
”Il Campidoglio è in ritardo su tutto”, commenta il consigliere comunale della Lega, Fabrizio Santori, “siamo molto preoccupati, le opere in programma sono importanti, dalla risistemazione della stazione Termini al sottopasso di via della Conciliazione e molte altre, ma i nodi urgentissimi da sciogliere restano stretti. Sono quelli che soffocano la Capitale e la paralizzano nella vergogna di fronte alla sua stessa storia. Senza una soluzione a questi gravi problemi che affliggono Roma, Gualtieri sta solo propinando la solita fuffa fatta di belle parole, buoni propositi e belle idee”.
Belle idee, sì – nuove tranvie, riqualificazioni di stazioni metro e piazze urbane, valorizzazione del Tevere, manutenzione straordinaria di strade, piste ciclabili e via dicendo – che compongono un meraviglioso libro dei sogni, sogni che attendono solo di diventare realtà. Ma con la realtà bisogna farci i conti e se i romani hanno imparato una cosa in questo anno di consiliatura targata Pd è che, quando ha un progetto, Gualtieri va spedito per la sua strada senza accorgersi, però, di quello che gli accade intorno.
Come per la questione del termovalorizzatore che se non è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso – leggi: fatto cadere il governo – ha certamente contribuito ad aumentare le tensioni nella maggioranza di Draghi, con i grillini che si sono opposti strenuamente alla concessione – contenuti nel dl Aiuti – dei poteri straordinari al sindaco affinché potesse gestire in autonomia il ciclo dei rifiuti a Roma, in barba, tra l’altro, al piano della Regione Lazio.
Ferrara (M5S): “Anche sull’inceneritore il sindaco sta andando avanti con i paraocchi”
“Anche sull’inceneritore”, commenta infatti il pentastellato Ferrara, interpellato sulla questione da La Notizia, “il sindaco sta andando avanti con i paraocchi. Di fatto sta dando una brutta spallata al Pd, mettendolo fuori dall’area progressista che invece ha a cuore i temi dell’ambiente. E così nega al suo stesso partito ogni possibilità di ripartire e rigenerarsi. Questo Pd”, continua, “non è compatibile con i valori e con il progetto del M5S, specialmente a Roma. E vista l’importanza del Pd romano a livello regionale, è chiaro che serve più di una riflessione”.