Il Governo è orientato a prorogare lo stato di emergenza fino al 31 marzo. Domani, secondo quanto ha anticipato in serata l’agenzia Ansa, ci potrebbe essere la riunione del Consiglio dei ministri che dovrebbe decidere sulla proroga. L’accelerazione è stata decisa dal premier, Mario Draghi d’intesa con il ministro della Salute, Roberto Speranza, per dare un chiaro segnale sulle priorità legate all’andamento della pandemia e della campagna vaccinale.
Secondo quanto riferisce l’Agi sono due le ipotesi sul tavolo del Consiglio dei ministri: la prima è quella di arrivare fino al 31 marzo, ma occorrerebbe passare attraverso il Parlamento, la seconda è quella di ‘allungare’ la scadenza del 31 dicembre di un mese, quindi fino al 31 gennaio. L’orientamento comunque, secondo quanto viene spiegato da fonti di governo, è quello di andare verso la prima soluzione.
I partiti della maggioranza hanno comunque aperto alla strada che intende percorrere l’esecutivo. Netta la posizione del Pd. “Credo sia maturo – ha spiegato il segretario dem Enrico Letta – il momento in cui governo annunci la proroga dello stato di emergenza, la condizione con la quale evitiamo di trovarci oggi come l’Olanda”. D’Accordo anche Forza Italia, Italia viva e il Movimento cinque stelle. “È chiaro – ha detto questa mattina il presidente M5s Giuseppe Conte (leggi l’articolo) – che rispetto alla curva epidemiologica e una variante che appare molto contagiosa, ci sembra necessario pervenire alla proroga dello stato di emergenza”.
“Aspettiamo di confrontarci con sindaci e governatori prima della scadenza che e’ fra tre settimane per capirne necessità o meno. Non dò giudizi ideologici e apriori”, ha detto, invece, il leader della Lega, Matteo Salvini. “Dopo due anni lo stato di emergenza, ma che emergenza è? Non è emergenza, dopo due anni devi riuscire a combattere la pandemia ripristinando la pienezza dei diritti” ha detto la leader di FdI, Giorgia Meloni.
La proroga dello stato di emergenza fino al 31 dicembre era stata decisa a luglio da Palazzo Chigi (leggi l’articolo).