Sorpresa! Dal decreto Sostegni bis dei Migliori – mica dai ristori degli incompetenti di prima! – spuntano 6 milioni di euro stanziati per le scuole che necessitano di “completare l’acquisizione degli arredi scolastici”. La norma è generica (qui il testo del dl), ma il riferimento ai banchi, a rotelle e non, è intuitivo. Dunque il governo guidato da Mario Draghi, ripesca un argomento con cui fu perseguitata l’ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.
Infatti un anno fa il tema dominante il dibattito politico erano i banchi – quelli a rotelle appunto – che dovevano consentire di mantenere la distanza di un metro tra gli alunni, come richiesto dal Cts. Sulla vicenda si scatenò un vero e proprio putiferio e per mesi l’Azzolina fu fatta bersaglio di scherno e derisioni per avere richiesto i “banchi a rotelle” che all’allora opposizione – e cioè Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia – doveva sembrare una proposta particolarmente sgangherata e buffa.
Ma se ora il nuovo governo la fa sua vuol dire che tanto bislacca questa proposta non era, anzi, a ben pensarci, era una idea abbastanza intelligente e duttile, visto che se si deve ricavare spazio -in un ambiente a volume limitato- si può agire solo sui “mobili” e cioè gli arredi scolastici tra cui rientrano a pieno titolo i suddetti banchi. Questo per dire come ci sia stata una vera e propria persecuzione mediatica e politica sulla ministra Cinque Stelle e il suo non è il solo caso se si pensa ad altri ministri come Alfonso Bonafede, prima osannato ed ora sberleffato per la sua riforma sulla Giustizia.
Insomma, non c’è bisogno di un logico matematico per capire che dietro ci sia stata una campagna mediatica ben orchestrata per colpire il premier Giuseppe Conte e i suoi ministri. Ed ora che i “banchi a rotelle” hanno avuto la benedizione di Draghi cosa accadrà? Saranno di fatto sdoganati, torneranno in auge, ci sarà resipiscenza, ci saranno auto-critiche, ci sarà un po’ di onestà intellettuale se non da parte dei politici almeno da parte dei giornalisti?
Conoscendo l’ambiente pensiamo proprio di no. Si farà finta di niente e si continuerà così, alla maniera italiana. E resterà sempre più valida la frase dello scrittore Piergiorgio Bellocchio che nel libro Dalla parte del torto scrisse: “Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno giustiziati”.