Tanto tuonò che piovve. Alla fine ce l’hanno fatta. Tutti insieme, appassionatamente, maggioranza, Azione e Italia Viva, sono riusciti ad assestare il primo colpo alla riforma Bonafede, la cosiddetta Spazzacorrotti voluta dal M5S quando a via Arenula sedeva Alfonso Bonafede. L’Esecutivo Meloni, come era nell’aria da giorni, ha dato il parere favorevole all’ordine del giorno al decreto Rave, proposto dal Terzo polo, che impegna il Governo a ripristinare “la prescrizione sostanziale” dopo il primo grado di giudizio.
Parere favorevole del Governo all’ordine del giorno del Terzo Polo che propone di cancellare lo Spazzacorrotti. Esulta Costa: “Si tratta di un grande risultato”
Dunque, se prima era un dubbio, ora è evidente che in fatto di Giustizia destre e Terzo polo la pensano allo stesso modo. E la conferma arriva dal primo firmatario dell’odg presentato alla Camera, il calendiano Enrico Costa: “Si tratta di un grande risultato – ha detto soddisfatto l’esponente di Azione – niente affatto scontato. Dimostra che le nostre idee sui temi della giustizia rappresentano un punto di riferimento. Nel nostro programma è scritto chiaro e tondo ‘ripristino della prescrizione sostanziale’ ed è quello che abbiamo previsto nell’odg. Siamo certi che il ministro Nordio darà attuazione a questo importante atto di indirizzo”.
In altre parole l’odg proposto dal Terzo polo e sposato dal Governo, propone di tornare alla legge Orlando secondo cui la prescrizione dura fino al terzo grado di giudizio – superando il blocco dopo il primo grado introdotto dalla riforma Bonafede – e che nei casi di eccessive lungaggini porterà all’estinzione del procedimento.
“La riforma Cartabia, tuttavia, non ha modificato il principio di sospensione della prescrizione sostanziale dopo la sentenza di primo grado fissato dalla riforma Bonafede, configurando piuttosto un’ipotesi di improcedibilità in appello”, si legge nel testo dell’ordine del giorno e, dunque, “non può non rilevarsi la necessità di ripristinare definitivamente la disciplina sulla prescrizione in un quadro di coerenza sistematica”.
E ancora: “L’allungamento dei tempi processuali non solo collide con gli obiettivi del Pnrr che, al contrario, ne impongono una significativa riduzione, ma si pone altresì in aperto contrasto con i princìpi costituzionali di presunzione d’innocenza, funzione rieducativa della pena e ragionevole durata del processo”.
Per i componenti 5S in Commissione Giustizia della Camera, Stefania Ascari, Federico Cafiero De Raho, Valentina D’Orso e Carla Giuliano, il Sì all’odg Costa era “ovvio e scontato” in quanto “è chiaro a tutti che è nata una nuova maggioranza in cui Renzi e Calenda non sono solamente una stampella permanente del governo ma addirittura dettano la linea, come in questo caso”. “Pezzo per pezzo – aggiungono ancora i parlamentari del Movimento -, stanno attuando una controriforma della Giustizia che ha come priorità lo smantellamento della legge Spazzacorrotti”.
Cafiero De Raho: “Vogliono smantellare una legge che ha fatto fare all’Italia un grande salto di qualità nel contrasto alla corruzione”
“Prosegue l’attacco alla legge Spazzacorrotti – ha detto il deputato M5S e vice presidente della commissione Giustizia della Camera, Federico Cafiero De Raho – da parte di un ampio fronte politico che evidentemente non ha altra priorità se non quella di smantellare una legge che ha fatto fare all’Italia un grande salto di qualità nel contrasto alla corruzione e nel garantire la certezza della pena”.
“Dopo il ripristino dei benefici penitenziari – ha aggiunto il deputato M5S -, anche in assenza di collaborazione, per i più gravi reati contro la PA, adesso da Azione-IV, ormai autentica stampella permanente della maggioranza, arriva l’ordine del giorno con cui si chiede di cancellare la riforma della prescrizione voluta dal Movimento 5 Stelle”.
“Già l’istituto dell’improcedibilità, voluto dalla ministra Cartabia, aveva dato un duro colpo all’obiettivo di quella riforma – ha commentato ancora Cafiero De Raho -, cioè quello di stabilire che i processi dopo la sentenza di primo grado devono arrivare fino alla loro conclusione. Adesso arriva questo atto di indirizzo che governo e maggioranza sembrano voler accogliere”.
Meloni: “Il Governo ha recepito un’indicazione di buonsenso del Parlamento”
La Meloni, nel corso della conferenza stampa di fine hanno, ha detto che il Governo ha recepito “un’indicazione di buonsenso del Parlamento”. “Il Parlamento ha presentato un ordine del giorno per chiedere il ritorno alla prescrizione come era prima della modifica del ministro Bonafede – ha spiegato il premier difendendo la scelta -, sul quale il governo ha dato un parere favorevole. L’indicazione la recepiamo e secondo me è di buon senso, il tornare alla prescrizione che è un fondamento dello stato di diritto”.