Michele Guerra e Massimiliano Fedriga. Il sindaco di Parma e il presidente del Friuli-Venezia Giulia sono i vincitori del Governance Poll 2024, la classifica degli amministratori locali realizzata dall’Istituto Noto per Il Sole 24 Ore.
Per quanto riguarda i sindaci, Guerra è in testa con il 63% dei consensi, davanti a Gaetano Manfredi (sindaco di Napoli, al 62%) e Michele De Pascale (al 61%, primo cittadino di Ravenna). Tutto il podio è composto da rappresentanti del centrosinistra.
Governance poll, i sindaci più amati
Dopo il podio di centrosinistra, per i sindaci il quarto posto è occupato da Luigi Brugnaro (Venezia), Giuseppe Cassì (Ragusa), Claudio Scajola (Imperia) e Matilde Celentano (Latina). Da segnalare il calo di popolarità della maggior parte dei sindaci: solo uno su quattro ha aumentato il suo consenso rispetto al giorno delle elezioni. La performance migliore è quella di Clemente Mastella (Benevento, +6,3%), seguito da Jamil Sadegholva (Rimini, +6,2%) e Brugnaro (+5,9%).
A scendere soprattutto i sindaci delle grandi città metropolitane: Roberto Gualtieri (Roma) registra una flessione del 15,2% rispetto alle elezioni, fermandosi in penultima posizione al 45%. Male anche il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, che scende del 12,9% al 45,5%. In calo anche il primo cittadino di Torino, Stefano Lo Russo (51,5% e -7,7% rispetto alle elezioni), quello di Bologna, Matteo Lepore (con il 54,5% e -7,4%) e quello di Genova, Marco Bucci (49% e -6,5%). Stabile Beppe Sale, a Milano, con il 57%.
La classifica dei presidenti di Regione
Per quanto riguarda le Regioni, in testa c’è Fedriga con il 68% dei consensi, davanti al presidente uscente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini (67%). Terzo posto per Luca Zaia, presidente del Veneto, con il 66%. In questo caso in testa c’è un’alternanza tra governatori di destra e di sinistra. Le prime tre posizioni, comunque, vengono confermate anche se con un cambio dei piazzamenti tra i tre.
Al quarto posto troviamo il presidente campano, Vincenzo De Luca, a pari merito (60%) con il calabrese Roberto Occhiuto. Al sesto posto ci sono Francesco Roberti (Molise) e Donatella Tesei (Umbria) al 57,5%, poi il siciliano Schifani, il lombardo Fontana e il laziale Rocca che ha perso il 6,4% rispetto alle elezioni con il 47,5% attuale. Il maggior aumento è quello di Bonaccini (+15,6%).