Sembra proprio che minacce e raid non abbiano fatto cambiare strategia ai ribelli Houthi dello Yemen. Questa mattina il Comando centrale degli Stati Uniti ha annunciato l’abbattimento di un missile balistico e di diversi droni lanciati dalle milizie filo iraniane nel Golfo di Aden.
Ad intervenire è stato il cacciatorpediniere americano Carney che ha colpito i bersagli senza che questi potessero provocare vittime o danni. L’azione da parte dei combattenti sciiti sarebbe collegata all’annuncio di ieri di un funzionario americano che aveva anticipato imminenti rappresaglie. In particolare avrebbe spiegato che gli Stati Uniti stavano preparando un bombardamento nello Yemen, utilizzando fino a 10 droni pronti per il lancio.
Ribelli yemeniti che poche ore dopo hanno lanciato un ulteriore attacco, colpendo nel Mar Rosso una nave mercantile.
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Gli Houthi non si piegano e gli Usa rispondono a tono
Le forze statunitensi hanno condotto attacchi nello Yemen contro 10 droni e una stazione di controllo a terra appartenenti ai ribelli HOUTHI sostenuti dall’Iran. Lo hanno riferito le forze armate statunitensi.
Gli attacchi hanno preso di mira una “stazione di controllo a terra di UAV (veicolo aereo senza equipaggio) e 10 UAV HOUTHI unidirezionali” che “rappresentavano una minaccia imminente per le navi mercantili e le navi della marina statunitense nella regione”, afferma in una nota il Comando Centrale (Centcom).