Con la guerra nella Striscia di Gaza che prosegue senza sosta, continua la rappresaglia dei ribelli Houthi dello Yemen che, nelle ultime ore, hanno preso di mira ben tre imbarcazioni nel Mar Rosso e nel Mar Arabico. Il gruppo sciita, vicino all’Iran della Guida Suprema Ali Khamenei, ha colpito una nave statunitense e due navi container come forma di “sostegno a Gaza, in risposta all’aggressione israeliana contro la Striscia e in risposta all’aggressione statunitense e britannica contro il nostro Paese”.
A dichiararlo è il portavoce militare del movimento Ansar Allah, meglio conosciuto come Houthi, Yahya Saree, che, parlando all’emittente Al Masirah, ha raccontato delle ultime operazioni con cui è stato attaccato, senza riportare danni, un cacciatorpediniere statunitense “con una serie di missili balistici”.
Gli Houthi alzano la posta in gioco e attaccano tre navi. Tra queste pure un cacciatorpediniere degli Stati Uniti
Milizie yemenite che, sempre secondo Saree, hanno poi preso di mira “anche la nave Captain Paris nel Mar Rosso con una serie di missili e la nave Happy Condor con dei droni”. Operazioni che non fanno che aumentare la tensione nel Mar Rosso, con le forze degli Stati Uniti e del Regno Unito che hanno già fatto sapere di voler rispondere con ulteriori blitz sullo Yemen.
Operazioni militari contro strutture strategiche, come siti di lancio missilistico e depositi di armi, che vanno avanti da diversi mesi ma che non sembrano aver minimamente scalfito la granitica convinzione dei ribelli filo iraniani di dover proseguire a oltranza con attacchi sulle navi mercantili finché non verrà “fermato l’immane spargimento di sangue” nella Striscia di Gaza.