Continua la saga degli eurofurbacchioni che hanno lasciato i Cinque Stelle per involarsi verso i Verdi. Si tratta giova ricordarlo – ne abbiamo parlato anche venerdì – di Eleonora Evi, Rosa D’Amato, Ignazio Corrao e Piernicola Pedicini (nella foto). I 4 dell’Ave Maria hanno motivato il fugone con la loro contrarietà alla riforma del Mes, ma vanno in un euro-gruppo, quello dei Verdi, che del Mes è strenuo fautore. Questo la dice lunga sui veri motivi della transumanza e uno di loro-Pedicini- la spara grossa: “Continuerò a combattere contro l’avidità dei potenti”, identificandosi con una sorta di Don Chisciotte nostrano. Ieri sulla pagina Facebook dei 5S è comparso un post assai puntuto contro i transfughi: “Quattro eurodeputati sono usciti dal MoVimento 5 Stelle, dove sono stati eletti e scelti dai cittadini. Ma non lasciano il loro seggio nel Parlamento Europeo, ottenuto nelle liste del MoVimento”, si legge sul post.
Apprendiamo – sempre nel post – che uno di loro aveva anche scritto a suo tempo contro chi lasciava il Movimento: “Fra pochi minuti sarete mestamente consegnati alla storia anche voi come gli ennesimi squallidi traditori del mandato elettorale… Dissentire era ed è senz’altro un vostro diritto, ma parallelamente era ed è anche un vostro precipuo dovere quello di consegnare la lettera di dimissioni dall’incarico parlamentare (dato al M5S e non a voi) lasciando così il posto a chi intende rappresentare quel voto e quel programma”. Il post M5S si conclude con la logica e consequenziale richiesta di mollare il seggio europeo, ma siamo certi che i quattro moschettieri guidati da capitan Dartagnan continueranno a combattere “contro l’avidità dei potenti”.
Una bella battaglia ideale che però, paradossalmente, dovrebbe iniziare proprio da loro stessi che ora, divenuti “potenti”, si guardano bene dal dimettersi o di auto-combattersi. Dietro la coreografia c’è però un significato antropologico che occorre sottolineare. Ma è mai possibile scrivere qualche anno prima una “lettera ai dissidenti” assumendo il ruolo di censore per poi comportarsi allo stesso modo una volta eletti? Dino Giarrusso, eurodeputato M5S ha efficacemente sintetizzato il loro operato: “Peggio di Razzi e Scilipoti”, riferendosi ai due che tradirono Italia dei Valori per salvare Silvio Berlusconi.