Torna ad inasprirsi la protesta dei legali per la ripartenza a rilento dei tribunali di tutto il Paese. Dopo aver restituito le toghe e deposto i codici sulle scale della Cassazione, gli avvocati hanno indetto una protesta simbolica per martedì, a piazza Cavour, in cui verrà celebrato “il funerale della Giustizia”. A spiegare di cosa si tratti è il coordinatore dell’Organismo congressuale forense, Giovanni Malinconico, che ha spiegato come “gli avvocati da tempo chiedono un piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici giudiziari al fine della ripresa delle udienze a pieno regime ma finora tutti gli appelli sono caduti nel vuoto”.
Come si legge in una nota “fra le richieste puntualmente ignorate dell’avvocatura si ricordano: la fissazione di modalità di svolgimento delle attività giudiziarie disposte in modo uniforme su tutto il territorio nazionale; l’immediata copertura delle piante organiche dei magistrati e del personale di cancelleria; la dotazione di adeguati strumenti informatici, di linee a banda larga e di personale tecnico di supporto per gli uffici giudiziari, per lo svolgimento in sicurezza delle attività da remoto” in risposta all’emergenza coronavirus. Istanze per le quali gli avvocati intendono rivolgersi direttamente “a Giuseppe Conte e Alfonso Bonafede, entrambi avvocati, ricordando il mondo dal quale essi provengono e il disagio dei loro colleghi nel vedere un servizio essenziale quale la Giustizia relegato in fondo all’elenco delle priorità dell’esecutivo, perfino dopo il calcio”.