Gli 80 euro restano ma non raddoppiano. E nemmeno aumentano di un centesimo. Palazzo Chigi ha infatti smentito l’ipotesi, riportata da Il Messaggero, di una crescita del bonus fino a 100 euro con l’introduzione anche per le pensioni minime. Una misura che avrebbe avuto sicuramente un grande impatto mediatico, soprattutto in vista delle prossime scadenze elettorali. A dir la verità il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, non ha mai menzionato la modifica del “suo” bonus.
“Non c’è alcun piano di portare a 100 gli 80 euro, che restano una misura stabile del governo”, ha fatto quindi sapere il Governo attraverso fonti informali. Il problema, infatti, è la tenuta dei conti. L’operazione, per quanto popolare, avrebbe un costo compreso tra i 4 e i 5 miliardi di euro. La mossa sarebbe stata possibile con lo slittamento del taglio dell’Ires, che pesa sul bilancio 3,7 miliardi. In quel caso, quindi, il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, dovrebbe reperire circa un miliardo. D’altra parte un simile provvedimento non sarebbe molto gradito alle imprese, che sperano nel calo della pressione fiscale a cominciare dall’Ires. Insomma, per ora non se ne fa nulla.