In visita alla Corte d’Appello di Roma il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha detto che “La Giustizia non dà un rientro politico favorevole. Se un ministro costruisce un ospedale gli dicono ‘bravo’, se io costruisco un carcere mi dicono ‘utilizzi soldi per far stare bene chi spaccia droga’. Le risorse sono dunque limitate perché vi è scarsa attenzione finanziaria, è un ministero importante nella forma e non gradito nella sostanza”. Immediata la levata di scudi da parte delle opposizioni.
In visita alla Corte d’Appello di Roma il ministro Nordio ha detto che “la Giustizia non dà un rientro politico favorevole”
“Il ministro lascia intendere che secondo il centrodestra si tratta di un ministero che non porta voti. Ma non si vergogna? Alla luce di queste parole molto gravi, vogliamo sapere cosa ne pensa la presidente Meloni”, affermano le capogruppo M5S nelle commissioni Antimafia e Giustizia Stefania Ascari, Valentina D’Orso e Ada Lopreiato.
Poi la marcia indietro. “Da 50 anni le risorse finanziarie a disposizione di questo importante dicastero non sono state adeguate ai gravi compiti, mentre ora – per la prima volta – stiamo recuperando, colmando organici dei magistrati da mezzo secolo in carenza, assumendo personale amministrativo, ristrutturando edifici e chiedendo a tutti gli operatori sforzi utili a migliorare una situazione sedimentatisi in decenni di scarsi investimenti”, spiega in una nota Nordio.
Il Guardasigilli dice di essere stato frainteso e che gli investimenti del suo dicastero sono saliti del 25%
Il guardasigilli si è detto “indignato dal grave e strumentale travisamento, da parte di alcuni esponenti dell’opposizione”, delle sue parole. “Rispetto al 2021, sono aumentati, anche grazie al Pnrr, di circa 2,25 miliardi di euro – pari a circa il 25% – gli stanziamenti complessivi del ministero” per il 2024.