“La riforma della giustizia non è più rimandabile. I risultati dello ‘scoreboard’ della commissione europea sulla situazione della Giustizia nei Paesi membri , anche se riferito a dati del 2017, non ci coglie di sorpresa: ci mostra quelli che sono i mali endemici della nostra Giustizia, per troppo tempo rimasta impantanata nella polemica politica”. E’ quanto scrive il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, in un post sul Blog delle Stelle.
“Noi, quei problemi, li stiamo risolvendo – aggiunge il guardasigilli – e ora dobbiamo procedere con la riforma del processo. Abbiamo fatto investimenti senza precedenti nel personale, nell’edilizia e nella digitalizzazione. Avremo finalmente un processo moderno ed efficiente in tempi brevi. Siamo intervenuti con la legge Spazzacorrotti e altre leggi per ristabilire il principio della certezza della pena: oggi, chi sbaglia paga! E stiamo anche investendo sui percorsi rieducativi dei detenuti fondati sul lavoro. Adesso manca solo la riforma del processo”.
“I testi – aggiunge Bonafede – sono pronti da tempo e sono il risultato dei tavoli tecnici tenuti al ministero con gli addetti ai lavori. Una riforma che, nel settore civile, proprio quello preso in considerazione dal rapporto della Commissione europea, punta a dimezzare i tempi dei processi introducendo importanti novità nello snellimento delle procedure. Sono sempre stato a favore del confronto politico, anche franco e schietto: come ho già detto, anche in assenza di ulteriori incontri, al prossimo Consiglio dei ministri utile, potremo approvare la riforma per dimezzare i tempi del processo. I cittadini e le imprese – conclude il ministro della Giustizia – non possono più attendere. Non c’è più tempo da perdere”.