Dopo le proteste di qualche star del cinema, degli operatori, addetti e lavoratori del settore, dei sindacati e delle opposizioni, rimane in sospeso la questione delle nomine nella Commissione “selettivi”, quella che deve scegliere i film a cui concedere una buona fetta di tax credit. I nomi sono stati indicati dall’ormai ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano prima di lasciare il dicastero che ha anche firmato il decreto di nomina che sarebbe però ancora al vaglio degli organi di controllo. E dunque se il nuovo ministro della Cultura, Alessandro Giuli, volesse, potrebbe metterci mano.
Giuli metterà mano alle nomine last minute di Sangiuliano
Ed è quello che è intenzionato a fare Giuli in base a quello che ha detto durante il suo debutto in Parlamento, rispondendo, nel corso del Question time, a un’interrogazione sulla questione presentata da Italia viva.
Giuli promette che interverrà per perfezionare la rosa di nomi ma cerca di non gettare fango sul suo predecessore. Il decreto di nomina dei componenti della commissione cinema del Mic “andrà perfezionato e verrà arricchito” secondo alcuni criteri, tra cui quello “del rispetto dell’equilibrio di genere sul quale è mio intendimento intervenire”, ha detto Giuli.
Che ha messo in evidenza come “gli interroganti, pur solerti nella ricerca di carenze di presunti criteri soggettivi dei 15 esperti designati, non abbiano al contrario tenuto a rilevare il mancato rispetto dell’equilibrio di genere, questo sì reale”.
Il decreto “verrà senz’altro modificato e arricchito secondo i canoni di autorevolezza professionale e scientifica che ne hanno ispirato l’origine”, ha concluso Giuli.
Giuli cerca di salvare almeno in parte il suo predecessore
“Non mi sento affatto offeso dalle scelte fatte dell’ex ministro Sangiuliano che mi ha preceduto”, ha insistito il ministro della Cultura.
“Giova evidenziare a noi tutti alcune imprecisioni contenute nel quesito degli interroganti: con il decreto ministeriale del 6 settembre 2024 è stata infatti disposta la nomina di 15 personalità, e non 18, della commissione di esperti” ha sottolineato Giuli.
Inoltre, ha aggiunto, “occorre evidenziare come l’individuazione dei 15 esperti sia stata naturalmente ispirata dalla ricerca di una variegata e comprovata qualificazione professionale nel settore, così come richiesto dalla normativa. Tra i 15 esperti con profilo curriculare di alto livello cito ad esempio uno, e primo fra tutti, quello di Paolo Mereghetti, autore del più celebre dizionario dei film realizzato in lingua italiana, tutt’altro che identificabile come un cliente del ministro Sangiuliano”.
Specchia si sfila dalla Commissione cinema del Mic
Dopo l’annuncio di Giuli arriva la nota di Francesco Specchia, inviato e critico di Libero, indicato come membro della Commissione cinema del Mic in questione. Nota con cui si sfila.
“Constatata la mole di lavoro che prevede l’attività di commissione di cui ho avuto contezza solo ora che sarebbe in contrasto con le mie quotidiane mansioni di inviato, e per lasciare il posto al necessario riequilibrio di genere evocato giustamente dal nuovo ministro della Cultura Giuli, rimetto la proposta di incarico di questa commissione”, annuncia.