Giubileo, la Guardia di Finanza indaga per corruzione e frode nell’ambito dei lavori di manutenzione del manto stradale di Roma

Giubileo, la Guardia di Finanza indaga per corruzione e frode nell'ambito dei lavori per l'evento. Scattano le perquisizioni in Campidoglio

Giubileo, la Guardia di Finanza indaga per corruzione e frode nell’ambito dei lavori di manutenzione del manto stradale di Roma

Ombre sui lavori per il Giubileo. Sono attualmente in corso perquisizioni presso gli uffici del Dipartimento Infrastrutture di via Petroselli, del Comune di Roma, da parte della Guardia di Finanza, su mandato della Procura di Roma, che indaga sugli appalti per il rifacimento del manto stradale nella Capitale. Secondo quanto trapela, le ipotesi di reato, a seconda delle posizioni, includono corruzione, turbativa d’asta e frode.

Secondo fonti, l’indagine della Procura di Roma, coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, riguarda i lavori per il rifacimento del manto stradale nella Capitale, anche in vista del Giubileo, e coinvolge quattro funzionari del Comune di Roma Capitale, un funzionario di Astral (l’azienda della Regione Lazio che gestisce la rete viaria regionale), un imprenditore e due agenti della Polizia stradale.

La Guardia di Finanza indaga per corruzione e frode nei lavori di manutenzione del manto stradale di Roma

Nel mirino dei finanzieri ci sarebbero appalti per un valore complessivo di quasi 100 milioni di euro. L’imprenditore al centro delle indagini è Mirko Pellegrini, 46 anni, residente a Frascati. Gli inquirenti ipotizzano che le società appartenenti al “gruppo” gestito da Pellegrini abbiano partecipato a numerose gare d’appalto, per lo più inerenti a lavori di rifacimento del manto stradale, con frequente aggiudicazione di contratti da parte di Roma Capitale.

La contestazione di associazione a delinquere chiama in causa Pellegrini come ‘dominus’ capace di creare anche una rete di “prestanome” e di costituire “insieme ad altri soggetti dallo stesso diretti (con funzioni amministrative, tecniche e, per l’appunto, di prestanome) una presunta associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di reati – di turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione, riciclaggio ed autoriciclaggio, tra i quali quelli di seguito descritti – tra l’altro volti a conseguire illecitamente contratti d’appalto di lavori di asfaltatura da Roma Capitale e da altri enti pubblici, nonché a eseguire con modalità fraudolente i contrati d’appalto illecitamente aggiudicati, attraverso la formazione di falsa documentazione contabile”.

L’accusa di associazione a delinquere chiama in causa Pellegrini come ‘dominus’ della presunta organizzazione, accusato di aver creato una rete di “prestanome” e di aver costituito “insieme ad altri soggetti da lui diretti (con funzioni amministrative, tecniche e di prestanome), una presunta associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di reati, tra cui turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione, riciclaggio e autoriciclaggio”.

Gualtieri annuncia un’indagine interna: “Al momento non risultano interventi legati al Giubileo ma la verifica è ancora in corso”

Dopo la deflagrazione dell’inchiesta, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha detto di aver “disposto una verifica approfondita su tutti gli interventi realizzati dalle ditte coinvolte nell’indagine in corso”, aggiungendo che “al momento non risultano interventi legati al Giubileo ma naturalmente la verifica è ancora in corso”.