Il prezzo del Gas è in caduta libera sul mercato di Amsterdam e cresce la speranza che le prossime bollette dell’energia siano molto più leggere. In Europa prosegue così il rally d’inizio anno delle Borse, in scia alle scommesse degli investitori per un allentamento della stretta monetaria della Bce dopo la frenata dell’inflazione registrata a dicembre in Germania, Spagna e Francia. Il dato italiano è atteso nelle prossime ore e secondo il consensus degli analisti dovrebbe flettere lievemente dal 12,6% precedente al 12,3%.
Il prezzo del Gas è in caduta libera sul mercato di Amsterdam e cresce la speranza che le prossime bollette siano molto più leggere
Domani arriva, invece, il dato dei prezzi al consumo in Europa che dal 10,10% dovrebbe scendere al 9,6%. L’andamento del Gas e i dati dell’inflazione sembrano togliere un po’ di pressione ai mercati. Piazza Affari chiude in deciso rialzo anche la terza seduta del 2023 con il Ftse che ha terminato le contrattazioni in progresso dell’1,74%.
Il prezzo del Gas sui mercati internazionali risente positivamente delle temperature superiori alla media stagionale che riducono i consumi e quindi preservano gli stoccaggi dell’Eurozona. I future Ttf arrivano a cedere il 10% a 65 euro al megawattora, ai minimi da novembre 2021. La capacità degli stoccaggi in Europa è all’83%, superiore al target dell’80% prefissato e migliore alla media registrata negli anni 2017-2018. In Italia le riserve superanol’82%.
Quanto alle bollette, nel primo trimestre 2023 quella della della luce “è crollata” (-19,5%), “aspettiamo quattro settimane e possiamo avere un calo del 30%” della tariffa del Gas di gennaio, stima il presidente di Nomisma energia Davide Tabarelli secondo cui “se non arriva un cataclisma dall’Ucraina e un freddo polare, dovrebbe essere la fine degli aumenti e il tasso di inflazione potenziale dovrebbe scendere sotto il 10%, anche fino al 6%”.
All’indomani della stangata della bolletta del Gas di dicembre, salita del 23,3%, i sindacati sollecitano il rafforzamento delle misure contro i rincari dell’energia. Nella prospettiva di un conto in generale più salato nel 2023 per aumenti – fra gli altri di alimentari, trasporti, mutui e telefonia – le organizzazioni dei lavoratori chiedono aiuti per salari e pensioni. Cgil e Uil sollecitano misure per contrastare la raffica di aumenti attesi quest’anno dai trasporti agli alimentari, dai mutui alla ristorazione.
I sindacati protestano contro i rincari. Il Codacons presenta un esposto per gli aumenti di benzina e gasolio
Per far fronte ai maxi rialzi delle bollette di luce e Gas la vice segretaria generale della Cgil, Gianna Fracassi chiede di “estendere il bonus sociale energia ai nuclei familiari con una soglia Isee di 20mila euro” da prorogare oltre marzo e, più in generale, “per affrontare il caro vita serve aumentare i salari e la decontribuzione che deve diventare strutturale e le detrazioni per lavoro dipendente e pensione”.
Secondo il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, occorre da un lato rafforzare i provvedimenti già assunti in materia di energia e dall’altro “tagliare in modo significativo il cuneo fiscale e detassare gli aumenti contrattuali”.
Anche il Codacons scende sul piede di guerra: annuncia un esposto alla Guardia di finanza e alle Procure della Repubblica di tutta Italia contro l’impennata dei prezzi di benzina e gasolio per chiedere che si accenda un faro sull’andamento dei prezzi alla pompa. Sugli aumenti, “non pesano solo le accise, il cui taglio non è stato prorogato, ma anche l’ombra di speculazioni sui listini”.