Il Giro d’Italia 2019 partirà, sabato 11 maggio, dall’Emilia-Romagna e in particolare dal suo capoluogo, Bologna, dove prese il via esattamente 25 anni fa, nel 1994. Un progetto ad ampio raggio, concordato da RCS Sport con la Regione Emilia Romagna, che coinvolgerà buona parte del territorio regionale e nello specifico altre città di partenza e arrivo come Riccione, Ravenna, Modena e Carpi. La Corsa Rosa, in programma dall’11 maggio al 2 giugno, organizzata da RCS Sport/La Gazzetta dello Sport è giunta alla sua 102a edizione. La prima tappa, 8,2 chilometri a cronometro, avrà i primi 6 km piatti e i successivi 2 in fortissima ascesa con arrivo sul San Luca. Prevista domenica 12 maggio una seconda tappa, con partenza da Bologna in direzione Sud. L’Emilia ospiterà poi altre tre frazioni: la nona, una cronometro individuale di 34,7 chilometri da Riccione a San Marino; la decima, la Ravenna-Modena di 147 Km per velocisti; l’11esima, con partenza da Carpi in direzione Ovest. Paolo Bellino, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RCS Sport ha sottolineato come “dopo 25 anni e per seconda volta nella sua storia ultracentenaria il Giro d’Italia partirà da Bologna. Questa manifestazione è uno dei fiori all’occhiello di RCS e del nostro Paese. Questa edizione sarà praticamente tutta nei confini nazionali e ci darà ancora una volta la possibilità di mostrare al mondo le bellezze e le eccellenze dell’Italia a cominciare da questa stupenda regione che è l’Emilia-Romagna. Attraverso i mezzi di comunicazione che seguono il nostro evento milioni di persone potranno godersi lo spettacolo non solo sportivo. Le immagini televisive verranno distribuite e viste in 198 Paesi nei Cinque Continenti. Il Giro è un manifestazione in continuo sviluppo che negli ultimi anni è cresciuto e si sta posizionando tra gli eventi più seguiti nel panorama sportivo internazionale. Siamo certi che anche in questa edizione sapremo, insieme ai nostri partner – istituzioni, sponsor, media – dare lustro a questa corsa e a questa Nazione”. Mauro Vegni, Direttore del Giro d’Italia ha dichiarato: “Questo progetto con la Regione Emilia-Romagna nasce da un rapporto ormai consolidato da qualche anno e che ha visto molte tappe importanti del Giro, partire, arrivare o transitare. Con il Presidente Bonaccini abbiamo convenuto che era giunto il momento di creare qualcosa di indelebile e indimenticabile con la partenza da Bologna e altre tappe che coinvolgeranno buona parte territorio emiliano-romagnolo dalla costa alla montagna passando per la pianura. Un territorio che ha anche una forte connotazione ciclistica, oltre che turistica – e che ha dato grandi campioni al mondo delle due ruote – merita questo riconoscimento. A differenza degli anni scorsi abbiamo pensato, di concerto con la Regione, di non fare tre tappe consecutive in avvio ma di dare una connotazione particolare ad ogni frazione. La partenza da Bologna, con una cronometro, che parte dal centro e finisce sul San Luca dà un’identità forte a questa grande partenza. L’altra prova contro il tempo, da Riccione a San Marino, anch’essa molto impegnativa, sarà invece la tappa del vino e in particolare quest’anno dedicata al Sangiovese. Poi la Ravenna-Modena e la ripartenza da Carpi il giorno seguente mostreranno altri luoghi e territori con le loro eccellenze storiche, culturali e culinarie”.
(ITALPRESS).
23/11/2024
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