Oggi è la prima Giornata nazionale in memoria delle vittime della epidemia di Covid-19. Il premier Mario Draghi deporrà, questa mattina a Bergamo, una corona di fiori al Cimitero monumentale, poi l’inaugurazione del Bosco della Memoria. Il Paese, ha detto ieri il presidente Sergio Mattarella in occasione nel 160mo anniversario dell’Unità d’Italia “ha dimostrato ancora una volta spirito di democrazia e di coesione” (leggi l’intervento).
“Ci sono immagini che il nostro Paese non dimenticherà mai – afferma in un video il presidente della Camera, Roberto Fico – e che lo hanno segnato profondamente. Come quelle del 18 marzo dello scorso anno: i camion dell’esercito che a Bergamo trasportavano le bare dei morti verso i luoghi di sepoltura. Una dolorosa sequenza che restituiva in tutta la sua drammaticità la gravita’ dell’emergenza sanitaria”.
“Quella data – ha aggiunto il presidente della Camera – è stata scelta per la Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid. Oltre centomila persone hanno perso la vita in Italia a causa del virus. Dietro questo numero ci sono le storie di intere famiglie devastate dal dolore per la perdita dei propri affetti, a cui va il nostro pensiero”.
“Il 18 marzo 2020 – scrive su Facebook il sottosegretario della Salute, Pierpaolo Sileri in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19 – erano già 2.978 le persone che avevano perso la battaglia contro il Covid in Italia. Quello stesso giorno, i camion dell’Esercito partivano dal cimitero di Bergamo per trasportare in altre Regioni le bare dei tanti, troppi deceduti a causa del virus. A distanza di un anno da quegli eventi, la Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid è diventata legge. Un atto sentito e doveroso, per onorare quanti non ce l’hanno fatta e per conservare anche in futuro il ricordo di ciò che è stato”.