La Giornata Mondiale dell’acqua si celebra oggi in tutti i Paesi con studi e seminari, ma anche ponendo l’accento, come ha fatto l’Onu, sul tema della siccità, un’emergenza che riguarda da vicino anche l’Italia.
Giornata Mondiale dell’acqua, l’allarme delle Nazioni Unite
Il 22 marzo ricorre la Giornata Mondiale dell’acqua (World Water Day). Per questa giornata le Nazioni Unite invitano i membri a promuovere attività concrete all’interno dei loro Paesi per sensibilizzare sempre di più l’importanza dell’acqua. Il tema di quest’anno è accelerare il cambiamento per risolvere la crisi sanitaria e idrica mondiale. “Al momento siamo decisamente lontani dal raggiungere l’obiettivo numero 6 per lo Sviluppo Sostenibile, ovvero acqua e sanità per tutti entro il 2030” si legge sulla pagina ufficiale dedicata alla giornata.
In questa occasione, proprio l’Onu ha lanciato un pericolo allarme sul tema della siccità nel mondo. Dallo studio emerge che circa due miliardi di persone non hanno l’accesso ad acqua potabile sicura, mentre 3,6 miliardi non lo hanno a servizi sanitari affidabili. “La scarsità di acqua sta diventando endemica”, si legge nel rapporto nel quale si osserva come l’uso di acqua sia aumentato a livello globale di circa l’1% ogni anno negli ultimi 40 anni e dovrebbe mantenere tassi di crescita simili fino al 2050. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha dichiarato che l’acqua, “la linfa vitale dell’umanità”, viene prosciugata da “un uso insostenibile, inquinamento e dal riscaldamento globale incontrollato”.
Sul tema dell’acqua è intervenuto anche Papa Francesco, lanciando un appello al termine dell’udienza generale. “In questi giorni si svolge a New York la seconda Conferenza dell’acqua dell’Organizzazione delle Nazioni Unite – ha detto il Pontefice -. Prego per il buon esito dei lavori e auspico che l’importante evento possa accelerare le iniziative in favore di quanti soffrono la scarsità di acqua, di questo bene primario. L’acqua non può essere oggetto sprechi o di abusi, o motivo di guerre, ma va preservata a beneficio nostro e delle generazioni future”.
L’emergenza siccità riguarda anche l’Italia in vista dell’estate
L’emergenza siccità riguarda anche l’Italia e viene lanciato un monito per i prossimi mesi. Sulla questione è intervenuto il presidente della Smat, Paolo Romano, in occasione del convegno ‘Acqua in un clima che cambia’: “Di questo passo, l’estate 2023 sarà peggio della scorsa: rischia di essere da protezione civile, almeno nei comuni più svantaggiati”.
“Oggi a rischio è sicuramente l’agricoltura – sottolinea ancora Romano -, ma senza infrastrutture è difficile intervenire. Quello di cui l’agricoltura ha necessità è riuscire a trattenere l’acqua”. Anche il presidente dell’Ato3 torinese, Loredana Devietti Goggia, sottolinea come sia necessario individuare degli obiettivi. “La situazione – osserva – impone di trovare soluzioni inedite e innovative per dare risposte rapide. Nessuno finora è stato con le mani in mano. Il Governo sta pensando a un commissario straordinario, si sente parlare di invasi e desalinizzazione”, ricorda, sottolineando che le ipotesi su nuovi invasi “nei nostri territori sono sui tavoli da anni, ma ora serve accelerare. Il tema dovrà essere portato adesso agli enti superiori, in primis la Regione, che potrà fare valutazioni più ampie sugli interventi”.
Il Governo corre ai ripari: in arrivo un commissario con ampi poteri
Si è riunita nei giorni scorsi a Palazzo Chigi la Cabina di regia “per accelerare e coordinare la pianificazione degli interventi infrastrutturali di medio e lungo periodo e, nel breve periodo, un commissario nazionale fino al 31 dicembre 2023, con un incarico rinnovabile e con un perimetro molto circostanziato di competenze”. In particolare, ha fatto sapere il Governo, “il commissario potrà agire sulle aree territoriali a rischio elevato e potrà sbloccare interventi di breve periodo come sfangamento e sghiaiamento degli invasi di raccolta delle acque, aumento della capacità degli invasi, gestione e utilizzo delle acque reflue, mediazione in caso di conflitti tra regioni ed enti locali in materia idrica, ricognizione del fabbisogno idrico nazionale. Sono in corso le valutazioni tecniche per formalizzare la soluzione definitiva”.