Giorgio Randazzo, chi è il consigliere comunale di Mazara del Vallo arrestato per il furto di file riservati su Messina Denaro

Giorgio Randazzo è il giovane politico di Mazara del Vallo coinvolto nell'indagine del furto di documento sul boss di Cosa Nostra.

Giorgio Randazzo, chi è il consigliere comunale di Mazara del Vallo arrestato per il furto di file riservati su Messina Denaro

Giorgio Randazzo è il consigliere comunale di 33 anni coinvolto nel caso del furto di documenti riservati sulla cattura del boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro. Il giovane politico era in combutta con un carabiniere.

Giorgio Randazzo, chi è il consigliere comunale di Mazara del Vallo

Giorgio Randazzo è un consigliere comunale di Mazara del Vallo. La madre è una insegnante e il padre un agente d’affari mentre lui è sposato con una imprenditrice vinicola. Dal 2009 risiede in consiglio comunale e dunque la sua esperienza in politica locale viene da lontano. Prima  eletto nelle liste del Pdl con il sindaco Nicola Cristaldi, poi passa al movimento dell’ex governatore della Sicilia Nello Musumeci, Diventerà Bellissima, ed è eletto nel 2017 all’Ars.

In seguito, Randazzo crea un suo movimento civico, formando un gruppo nel consiglio comunale. Successivamente sceglie la Lega di Salvini premier e si candida a sindaco. Tuttavia, non riesce a farsi eleggere come primo cittadine ma entra comunque nel consiglio comunale. Due anni fa, nel 2021, arriva la separazione con la Lega e l’entrata in FdI.

Arrestato per il furto di file riservati su Messina Denaro

Rondazzo e il carabiniere Luigi Pirollo hanno provato a vendere al fotografo Fabrizio Corona dei documenti segreti sulle indagini che hanno portato alla cattura di Matteo Messina Denaro. Il carabiniere, Luigi Pirollo, è accusato di accesso abusivo al sistema informatico e violazione del segreto d’ufficio. Per il suo complice, Randazzo, l’accusa è di ricettazione. I carabinieri, nel corso delle indagini, hanno anche perquisito la casa di Milano di Corona: il fotografo è indagato per ricettazione. L’indagine è partita dall’intercettazioni e dalla denuncia di un giornalista che era stato coinvolto nella vicenda.