Spesso è una sorta di parafulmine, l’uomo su cui ricadono le responsabilità di tutte le scelte che scontentano la maggioranza in tema di conti. Per Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, è quasi diventata l’abitudine, ma alla lunga sembra averlo stancato.
Secondo quanto racconta la Repubblica, Giorgetti sarebbe ora disposto a lasciare il Mef. Magari per andare in Europa, a fare il commissario italiano. Per smetterla di essere il parafulmine di fronte alle strette che attendono ancora l’Italia e che l’hanno portato a essere di fatto sfiduciato da gran parte della maggioranza.
Giorgetti pensa alla fuga: un ministro sotto assedio
La situazione interna alla maggioranza per lui è tutt’altro che favorevole. Forza Italia lo attacca, come avvenuto sul Superbonus, Fratelli d’Italia non ha motivo di difenderlo puntando invece sul suo vice, Maurizio Leo, e anche nella sua Lega spesso è sotto attacco.
Secondo la Repubblica, Giorgetti avrebbe già detto ai funzionari del Tesoro “preparatevi a fare senza di me”. Questo non vuol dire dimissioni, che non sarebbero nel suo stile. Ma una possibile via di fuga potrebbe arrivare dopo le elezioni europee. Ha già detto alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di essere disponibile ad andare a occupare la casella italiana della Commissione Ue. Anche se Meloni sembra poco convinta, avendo altri nomi in ballo.
Da Palazzo Chigi dicono che non si è aperto nessun ragionamento sul nome di Giorgetti. Atteso da mesi complicati, tra il Piano di revisione dei conti per i prossimi anni, nel segno dell’austerità, una manovra che qualcuno già prevede lacrime e sangue e anche altri scogli da affrontare come quello della ratifica del Mes, che lui vorrebbe ma la maggioranza rifiuta. Così Giorgetti pensa a Bruxelles, magari con un occhio anche verso un futuro al Colle, un sogno che potrebbe passare proprio per la tappa intermedia della Commissione.
La smentita
Giorgetti, però ha smentito il retroscena di Repubblica: “Evidentemente hanno confuso la festa della Repubblica con la festa de La Repubblica ed erano un po’ eccitati per questo… Per quanto mi riguarda, continuo a fare il mio lavoro come sempre, sto già pensando al piano strutturale e ho in mente un progetto preciso. Su incarichi europei ho già chiarito cinque anni fa come la penso e non ho cambiato idea”, dichiara.