Gianmario Ferramonti è l’uomo che in un servizio di Report che andrà in onda lunedì 12 aprile su Raitre sostiene, mentre non sa di essere registrato, di aver detto a Maria Elena Boschi che se Italia Viva avesse cacciato Giuseppe Conte dalla presidenza del Consiglio avrebbe portato un milione di voti.
Gianmario Ferramonti a Report: chi è il politico ex Lega che dice di aver promesso un milione di voti
La storia completa la racconterà Report domani ma l’anticipazione del servizio sostiene che Ferramonti abbia detto di avere milioni di voti da spostare dietro sua indicazione. Si tratta sicuramente di una millanteria visto che quello che Ferramonti promette è tecnicamente impossibile.
“Be’ – spiega Ferramonti – gli avevo dato una piccola notizia, che se buttavano giù questo cretino di Conte magari gli davamo una mano, vediamo”. “Ma gli davate una mano chi voi?”. “Allora, qui hai un rappresentante di Confimpresa – e Ferramonti indica un uomo, oscurato da Report, seduto alla sua destra davanti alla telecamera nascosta –, qui hai un rappresentante di Confimea, della Cifa – e indica se stesso… – Insieme qualche milione di voti ce l’abbiamo, no? E se decidiamo…”. “Spostarli sulla Boschi?”, chiede il giornalista. “Chi sarà al momento giusto al posto giusto…”, dice lui.
La Boschi ha detto di non aver mai risposto ai messaggi di Ferramonti. Ciò detto, oggi Il Fatto Quotidiano dedica un ritratto proprio a Ferramonti. E racconta che lui sostiene di aver frequentato moltissime massonerie senza mai affiliarsi ad alcuna di esse. In più, è andato in carcere nel 1996 per l’inchiesta Phoney Money, una gigantesca truffa finanziaria da 20mila miliardi di lire scoppiata come una bolla di sapone, e in parallelo è stato indagato come promotore di una rete di spionaggio internazionale: tutte le ipotesi sono cadute con un’archiviazione.
Ferramonti ha offerto un milione di voti a Boschi per far cadere Conte?
Di solito, spiega il quotidiano, quelli come Ferramonti le cronache li definiscono “faccendieri”. Tre anni fa Ferramonti ha scritto una lettera aperta a Berlusconi: “Silvio, ricordati che l’idea primigenia di fondare Forza Italia è mia, ho una cassetta registrata in cui il tuo segretario Guido Possa lo dice chiaramente”. In più si parla anche di un video pubblicato a Natale 2019 sul canale Youtube della Marea Loja Nationala Romana dal titolo “Nuova propaganda massonica 3.
L’autoproclamato capo è il generale romeno Bartolomeu Constantin Savoiu, che annuncia la genesi di un’associazione erede della P2 di Gelli. Alla destra di Savoiu chi c’è? Ovvio: Gianmario Fioramonti. Che aveva da poco fallito l’assalto al Parlamento europeo, tra le file del non brillantissimo partito dell’ex ministro montiano Mario Mauro, “Popolari per l’Italia ”. Ferramonti giurò al Fatto: “Prenderemo il 5%”. Invece fu solo 0,3: meglio dedicarsi ai grembiuli.
Sempre Ferramonti si presenta in tv nel 2016 per definirsi un esponente degli Italians For Trump.
Non male, pare.