Il broker Gianluigi Torzi, 42 anni è stato arrestato. Torzi è coinvolto nella vicenda della compravendita di un immobile di Sloane Avenue a Londra, per la quale il manager è sotto inchiesta da parte dell’autorità giudiziaria Vaticana, che gli ha contestato un illecito profitto pari a 15 milioni di euro.
Gianluigi Torzi: il broker del Vaticano arrestato
Il provvedimento lo hanno eseguito dai militari del Comando provinciale della Guardia di finanza. Il blitz lo hanno denominato “Broking bad”. Oltre all’arresto di Torzi i giudici hanno deciso la misura interdittiva del divieto di esercitare la professione di commercialista o uffici direttivi di imprese per la durata di 6 mesi nei confronti di Giacomo Capizzi, 52 anni; Alfredo Camalò, 43; Matteo Del Sette, 54. Tutti indagati, a vario titolo, per emissione e annotazione di fatture per operazioni inesistenti, nonché, soltanto il primo, per autoriciclaggio.
Secondo quanto si spiega in una nota sulla base delle indagini delegate dalla Procura della Repubblica agli specialisti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma, a seguito della richiesta di assistenza giudiziaria formulata dal Promotore di Giustizia dello Stato della Città del Vaticano, i magistrati lo hanno ricostruito come parte della predetta somma, bonificata a due società inglesi dell’imprenditore molisano, sia stata impiegata per l’acquisto di azioni di società quotate nella borsa italiana – per un importo di oltre 4,5 milioni di euro, che gli ha consentito, dopo pochi mesi, di conseguire un guadagno di oltre 750.000 euro – e per ripianare il debito di 670.000 euro di altre due aziende allo stesso riferibili.
L’arresto di Torzi nel 2020
Il broker Torzi, per cui è stato disposto l’arresto, si trova al centro di un giro di false fatturazioni. Queste vicende non sono collegate – si sottolinea all’operazione immobiliare londinese che riguarda il Vaticano. Il tourbillon di carte lo hanno realizzato Torzi insieme a Capizzi e ai commercialisti di riferimento del gruppo di imprese italiane ed estere riconducibili al broker – si spiega – Camalò e Del Sette, senza alcuna giustificazione commerciale e al solo scopo di frodare il Fisco. L’attività odierna testimonia il costante impegno della Procura della Repubblica e della Guardia di Finanza di Roma nel contrasto alle frodi fiscali e al riciclaggio dei proventi delle attività illecite.
Torzi era stato già arrestato nel giugno 2020 dai magistrati del Papa. All’epoca, subentrato nell’affare di Sloan Avenue dopo l’uscita di Raffaele Mincione (il primo socio del Vaticano nell’investimento del mattone). Era stato convocato nell’Ufficio del Promotore di Giustizia per un interrogatorio. Gli erano stati contestati vari episodi relativi alla estorsione, peculato, truffa aggravata e auto-riciclaggio. Reati per quali la Legge vaticana prevede pene fino a dodici anni di reclusione.