Un aereo della compagnia Egyptair con a bordo 66 passeggeri è sparito dai radar. Era diretto al Cairo ed era partito da Parigi. Al momento non viene esclusa alcuna ipotesi. L’unica certezza è la “scomparsa dai radar 10 miglia dopo essere entrato nello spazio aereo egiziano”, come ha fatto sapere la compagnia di bandiera egiziana su Twitter. Sono state allertate anche le forze speciali.
Our last recorded point of contact with #MS804 is 33.6757, 28.7924 at 36,975 feet.https://t.co/6tH4GQzOWU pic.twitter.com/y14vnYgOth
— Flightradar24 (@flightradar24) 19 maggio 2016
Tra i 66 passeggeri a bordo ci sarebbero anche un bambino e due neonati. E’ stato attivato un numero internazionale per i parenti delle persone imbarcate, +202 25989320. Una delle ipotesi più plausibili è che il velivolo sarebbe precipitato in mare nello spazio aereo egiziano, senza lanciare allarme. L’aereo è un Airbus A 320 costruito nel 2003, il numero del volo è MS804, decollato dall’aeroporto Charles De Gaulle alle 23.09 di ieri ora europea. Egyptair scrive di aver perso il contatto con l’aereo alle 2.45 ora del Cairo, il volo avrebbe dovuto atterrare per le 3.05, era a quota 33000 piedi, 11280 metri.
IL MISTERO – C’è mistero sull’allarme che l’aero avrebbe lanciato prima di sparire. La compagnia aerea sostiene che alle 02.26, il velivolo ha lanciato un messaggio di Sos. Un segnale di emergenza dall’aereo è stato invece captato alle 04.26, circa due ore dopo aver perso le tracce del velivolo. Il segnale potrebbe essere stato inviato dall’apparecchiatura per la localizzazione dell’aereo installata sull’aeromobile. Ma l’Egitto smentisce L’invio dell’allarme: il primo ministro ministro Sherif Ismail ha detto che “non vi è alcuna informazione” sull’accaduto, precisando che quanto alla richiesta di soccorso non si è trattato di un Sos ma di una segnale trasmesso dalle strumentazioni di bordo del velivolo.
LE CAUSE AL VAGLIO – “Non si può escludere” alcuna possibilità sulle cause della scomparsa dell’aereo dell’Egypt Air, compreso l’attacco terroristico, ha detto il premier egiziano Sherif Ismail che si è recato nel centro di coordinamento delle operazioni, rispondendo ad una domanda precisa in tal senso. Il fatto che tutte le ipotesi sono al vaglio è confermato anche dalla Francia, direttamente dal presidente François Hollande, che ha parlato con il suo omologo egiziano Abdel Fattah al-Sisi e ha convocato all’Eliseo una riunione interministeriale di crisi.
In campo, però, restano anche altre ipotesi. L’incidente o l’attentato. Nel secondo caso, l’altezza comunicata da EgyptAir esclude l’uso di missili terra-aria portatili – i cosiddetti manpads – di cui è dotato l’Is o altre formazioni terroristiche: l’Airbus era fuori dalla portata di queste armi. Se si ipotizza l’attentato, il primo scenario da valutare è quello di un kamikaze che avesse con sé un piccolo ordigno, nascosto in un tablet o in un computer, da appoggiare al finestrino. L’esplosione a quella quota provocherebbe una rapida decompressione con la distruzione del velivolo.