“Roberto Speranza hai la faccia come il culo”. Roberto Giachetti, nel corso dell’assemblea del Pd, ha usato parole durissime per criticare il leader della minoranza dem, che proprio ieri ha annunciato la candidatura ala segreteria. L’attacco è arrivato mentre il vicepresidente della Camera parlava di Mattarellum nel corso dell’incontro organizzato a Roma.
“Quando sento il novello David, ovvero Roberto Speranza (in riferimento alla metafora usata da Speranza per annunciare la sua sfida a Renzi, ndr), che dice ‘bene che Mattarellum diventi ora la proposta di tutto il Pd’, gli vorrei solo dire: hai la faccia come il culo”. Tu eri capogruppo e avevi i ministri nel Governo Letta quando avevo chiesto di introdurre quella legge elettorale”, ha detto Giachetti, provocando l’intervento del presidente Matteo Orfini, che ha chiesto di usare un tono civile. “Non avresti permesso quando dirigi l’aula della Camera di usare espressioni del genere”, ha detto il moderatore dell’assemblea.
“Chiedo scusa segnalo che quella parola è ormai sdoganata. Diciamo che avete la faccia di bronzo”, si è quindi corretto l’ex candidato del Pd a Roma, che ha comunque proseguito l’offensiva nei confronti dei bersaniani. E rivolgendosi a Renzi ha scandito: “Bisogna far rispettare le regole a livello nazionale, altrimenti non controlli il partito sul piano locale”. E già in precedenza Giachetti non le aveva mandate a dire: “La minoranza vuole più spazio? Si sono fatti pubblicità con il Pd, hanno lucrato alle spalle del partito. Volete ancora spazio?”.
Il video dell’attacco di Giachetti
https://www.youtube.com/watch?v=m-EegONzPvY
Dopo aver faticato a riportare la calma in sala, la questione è tornata al centro del dibattito. “Non bisogna superare la soglia di un linguaggio appropriato”, ha detto in un intervento successo il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, in chiaro riferimento all’attacco di Giachetti a Speranza. Nella minoranza immediata la replica del deputato Davide Zoggia: “Renzi dovrebbe chiarire se l’idea del noi e della comunità è quella violenta e volgare di Giachetti. Questa volta ha passato il segno”. E ancora: “Il vice presidente della Camera che usa questi termini, complimenti. Una vergogna italiana, prendiamone le distanze, un male per il Paese”.