Nel suo piccolo, nonostante sia entrato in carica praticamente un anno fa, il Governo di Paolo Gentiloni sarà ricordato per aver stabilito un record: quello dell’Esecutivo con la media più alta di provvedimenti “blindati” con la fiducia in questa legislatura. Dati di Openpolis alla mano, parliamo di 2,58 voti di fiducia al mese. Peggio, nella recente storia parlamentare, ha fatto solo il Governo di Mario Monti (3 al mese), rimasto però in carica per quasi un anno e mezzo. L’ultima volta che Gentiloni e i suoi hanno fatto ricorso a questo strumento è stato per l’approvazione della legge di Bilancio.
Più in generale, come detto, il Governo dell’ex ministro degli Esteri ha posto la fiducia sui disegni di legge in discussione 31 volte: 18 al Senato e 13 alla Camera. Tra questi, spiccano indubbiamente gli 8 usati per dare il via libera alla nuova legge elettorale, il Rosatellum. “L’elemento più interessante sembra però un altro – sottolinea Openpolis –. Il 15,49% delle leggi del Governo Gentiloni è stato approvato con 2 o più voti di fiducia, coinvolgendo quindi entrambi i rami del Parlamento almeno una volta. Anche qui si tratta del dato più alto fra i 3 Governi che si sono succeduti dal 2013 a oggi”.
Se si allarga l’inquadratura anche ai Governi di Enrico Letta e Matteo Renzi, si vede che in totale nella XVII Legislatura sono state approvate e votate 107 questioni di fiducia. Dunque il 30,23% delle 354 leggi pubblicate in Gazzetta Ufficiale ha necessitato di almeno un voto di fiducia. L’ultimo Governo di Silvio Berlusconi si era fermato a una media di 1,07.
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