Un ritorno col botto. Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, appena dimesso dal Policlinico Gemelli, dove è stato operato al cuore, ha partecipato a un Cdm ricco. All’ordine del giorno c’erano gli ultimi decreti attuati della Buona Scuola e delle Unioni civili: due leggi a grande trazione renziana che hanno così completato l’iter. “Approvati oggi i decreti attuativi sulla scuola. Un pacchetto importante, aperto al contributo del Parlamento. Le riforme non si fermano”, ha scritto Gentiloni su Twitter. Anche nello stile di comunicazione ha voluto riciclare il suo predecessore a Palazzo Chigi.
Ma soprattutto il premier ha avallato – come già previsto – le decisioni della ministra della Difesa, Roberta Pinotti, sulla conferma dei vertici militari. Restano al loro posto, quindi, il comandante generale dei Carabinieri Tullio Del Sette, il capo di Stato Maggiore della Difesa, Claudio Graziano, e il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Danilo Errico. Nonostante l’indagine di Napoli sul Del Sette, insomma, il Governo ha tirato dritto: i pm non sono riusciti a licenziare il generale.
Il ministro della Giusitizia, Andrea Orlando, ha illustrato le novità introdotte con il via libera agli ultimi decreti attuativi sulle Unioni Civili. “Il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame definitivo, i tre decreti legislativi che adeguano le norme dell’ordinamento dello stato civile in materia di iscrizioni, trascrizioni e annotazioni; le disposizioni di modifica e riordino delle norme di diritto internazionale privato in materia di unioni civili tra persone dello stesso sesso e quelle di coordinamento in materia penale”. Infine, per quanto riguarda la Buona scuola le deleghe dei decreti riguardano: inclusione scolastica, cultura umanistica, diritto allo studio, formazione iniziale e accesso all’insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado, istruzione professionale, scuole italiane all’estero, sistema integrato di istruzione dalla nascita fino a sei anni, valutazione, certificazione delle competenze ed esami di Stato.