Alta tensione sul filo Turchia-Vaticano. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan rompe il silenzio e risponde a Papa Francesco sul “genocidio” degli armeni. Bergoglio ne aveva parlato duramente domenica nella messa a San Pietro, nel centenario dell’eccidio del 1915. Il Papa aveva detto che quello armeno è stato il “primo genocidio del XX secolo”.
“Quando i politici, i funzionari religiosi assumono i doveri degli storici, viene fuori il delirio, non i fatti”, attacca Erdogan, “qui voglio ripetere il nostro appello a creare una commissione congiunta di storici e sottolineare che siamo pronti ad aprire i nostri archivi. Voglio avvertire il Papa di non ripetere questo errore e condannarlo”. Tensione alta ora e pensare che durante la visita del Papa in Turchia nel 2014, Erdogan aveva detto di aver pensato che Bergoglio fosse “un politico diverso”.
Contro il Papa si era già alzata una levata di scudi dalla Turchia. Dal primo ministro al responsabile del dipartimento affari religiosi, passando per il ministro degli Esteri e il responsabile delle politiche europee.
Ora, “non permetterò che gli eventi storici siano deviati dal loro corso in una campagna contro il nostro paese e la nostra nazione” afferma Erdogan. La Turchia nega che quelle morti di cento anni fa furono un genocidio, che i numeri sono esagerati, e che coloro che furono uccisi tra il 1915 e il 1916 vanno annoverati nel più generale conto delle vittime della prima guerra mondiale.